Un ragazzo insistente

Mi chiamo Giacomo e mi sono ritrovato in una situazione piuttosto spiacevole con un collega di lavoro che ha iniziato a fare il viscido e ha avuto degli atteggiamenti veramente deleteri e molesti. Il problema è che già ve lo posso dire, non ho potuto fare nulla a riguardo. I miei capi non mi hanno dato retta anche dopo varie segnalazioni perché essendo questo molto bravo nel suo lavoro, anche più di me, e non facendo nulla di più di battute e strane dichiarazioni, hanno semplicemente detto di non dargli retta e che se non mi trovavo a mio agio con lui forse dovevo cambiare io lavoro. Io non so più che fare perché prima lui era solo uno che faceva battute a sfondo intimo diciamo su me e la mia ragazza, dato che lei è molto bella, e questa cosa mi ha infastidito e non poco. Poi ha iniziato a fare dichiarazioni pesanti e a quel punto non ci ho visto più. Se passerò i guai con il mio lavoro non posso farci niente, ma dovevo dirgli qualcosa per farlo smettere.

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Il nostro fan Giacomo ha voluto condividere con noi una situazione difficile e carica di frustrazione vissuta nell’ambiente lavorativo. Racconta di essersi trovato a dover affrontare comportamenti molesti da parte di un collega, descrivendolo come una persona viscida, con atteggiamenti che lui definisce deleteri.

Nonostante abbia fatto più segnalazioni ai propri superiori, Giacomo si è visto ignorato. I responsabili, pur riconoscendo la professionalità del collega – descritto come più bravo di lui – hanno sminuito la gravità della situazione. Secondo quanto racconta, si sono limitati a dirgli di non dare peso a quelle battute e, addirittura, gli hanno suggerito di cambiare lavoro se non riusciva a lavorare serenamente con quella persona.

Il nostro follower spiega come, inizialmente, il collega si limitasse a fare battute con riferimenti intimi su di lui e sulla sua ragazza, la cui bellezza era spesso oggetto di commenti inappropriati. Una situazione che Giacomo ha vissuto con crescente fastidio, tanto da decidere di intervenire quando le dichiarazioni hanno superato il limite, diventando pesanti e non più ignorabili.

Ammette di aver perso la calma, sottolineando come, a un certo punto, sia stato impossibile restare in silenzio. È consapevole che il suo comportamento potrebbe avere ripercussioni sul lavoro, ma ritiene di non poter più tollerare certe dinamiche, soprattutto in un contesto in cui chi dovrebbe intervenire sceglie invece di non farlo.

Il nostro amico si mostra deluso, amareggiato e in cerca di un confronto con altri che possano aver vissuto esperienze simili. Ha deciso di condividere questa testimonianza anche per dare voce a una situazione che, secondo lui, non dovrebbe essere sottovalutata.

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