Rapporto padre-figlia

Preferisco che il mio nome rimanga anonimo. Soprattutto avrei voluto condividere anche io, come fanno tanti sulla vostra pagina, una bella relazione con la mia famiglia; invece, non posso farlo… Invidio un po’ tutti quelli che condividono le battute dei nonni oppure le gaffe dei genitori, simpatici e alcuni molto premurosi, come in effetti dovrebbero essere. Capisco anche che non sia facile essere genitori, ma vorrei condividere con voi il rapporto con mio padre, che non è mai stato dei migliori, ma oggi, che ragiono più di quando avevo 15 anni, mi r endo conto che il suo comportamento mi abbia influenzato molto negli anni. E forse continua, in minima parte, a farlo anche oggi. Con l’unica differenza che, oggi, sono più grande e sono più forte di una volta… Ci rimango male, sì, ma per fortuna non mi ab batto fino allo stremo. Vi mando solo alcuni screen, ma potrei continuare all’infinito… Questo è solo per rendere l’idea e per far capire che non è sempre tutto rose e fiori, come a volte si pensa.

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Un nostro fan, che ha preferito restare anonimo, ha voluto raccontare un aspetto doloroso della propria vita familiare. L’amico spiega di aver sempre provato una certa invidia, seppur benevola, nei confronti di chi condivide storie leggere e affettuose sui propri genitori o sui nonni — episodi divertenti, battute, momenti di complicità e affetto. Nel suo caso, però, le cose sono sempre state diverse.

Nel messaggio, il nostro follower racconta del rapporto complesso con il padre, un legame difficile che nel tempo gli ha lasciato segni profondi. Ammette che non è mai stato un rapporto sereno, ma solo crescendo ha capito quanto certi comportamenti abbiano influito sulla sua crescita e sul modo in cui si percepisce. Con la maturità, spiega, ha imparato a riconoscere quanto quelle parole e quei gesti, spesso duri e distanti, abbiano condizionato la sua autostima e la fiducia in sé stesso.

L’amico scrive che, rispetto a quando era adolescente, oggi riesce ad affrontare la situazione con maggiore consapevolezza e forza interiore. Dice di non lasciarsi più abbattere completamente, anche se ammette che il dolore resta. Ogni volta che riceve un messaggio o vive un episodio di tensione con il padre, ci rimane male, ma ora è in grado di gestirlo diversamente, senza farsi travolgere.

Nelle parole della nostra fan emerge anche un desiderio inespresso: quello di poter avere un rapporto familiare più sereno, come quelli che spesso vede raccontati da altri. Non lo scrive con rancore, ma con una sorta di malinconia.

L’amico conclude spiegando di aver deciso di condividere solo alcuni messaggi come esempio, perché episodi simili si ripetono da sempre e sarebbe impossibile riportarli tutti. L’intento, dice, non è quello di cercare compassione, ma semplicemente di mostrare che non tutte le famiglie sono fatte di leggerezza e armonia, e che dietro molte vite apparentemente normali si nascondono relazioni difficili, fatte di silenzi, incomprensioni e ferite mai del tutto guarite.

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