Il buio fa l’uomo ladro? Davvero i reati crescono con l’oscurità o è solo un’apparenza?

Reati e buio: solo una questione di luce o c’è di più?

 

Quante volte abbiamo sentito dire che “il buio aiuta i ladri”? Non è solo una frase fatta, almeno secondo uno studio britannico condotto sull’area dello Yorkshire meridionale, che ha passato al microscopio oltre 34.600 crimini per capire se la notte fosse davvero amica del crimine.

I dati hanno confermato un sospetto: alcuni tipi di reati si verificano più spesso dopo il tramonto, ma non tutti. L’analisi ha preso in considerazione non solo il fatto che le giornate si accorciano d’inverno e si allungano d’estate, ma anche variabili come meteo e festività, per assicurarsi che non fossero questi i veri colpevoli degli aumenti o cali nelle statistiche criminali.

Quali crimini amano il buio?

La risposta è che non tutti i reati amano l’oscurità allo stesso modo. Cinque categorie si distinguono per un vero e proprio aumento con il calare del sole: furti con scasso, rapine, atti vandalici, furti di biciclette e danni ai veicoli. Se vi aspettavate che taccheggi o incendi dolosi seguissero la stessa regola, beh, il buio non sembra essere il loro miglior alleato.

Un altro dato interessante è che l’effetto “buio = più crimini” non si distribuisce allo stesso modo ovunque. Quartieri e zone diverse reagiscono diversamente, probabilmente a causa di fattori socioeconomici o di sicurezza pubblica. Insomma, la notte non è uguale per tutti, nemmeno per i criminali.

Illuminazione pubblica: amica o nemica della sicurezza?

Lo studio non si è concentrato direttamente sull’effetto dell’illuminazione stradale, ma ha sollevato qualche spunto importante. Se il buio sembra favorire alcuni crimini, è logico pensare che una città ben illuminata possa scoraggiarli.

Tuttavia, il tema non è semplice come accendere più lampioni. Da un lato c’è il vantaggio della sicurezza, dall’altro l’inquinamento luminoso che può creare problemi ambientali e disturbare la vita notturna. Si apre così la sfida di progettare un’illuminazione “intelligente”, che protegga senza esagerare, tenendo conto di questi nuovi dati e dei contesti urbani.

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Quando il senso di sicurezza conta tanto quanto la sicurezza reale

Non va dimenticato che la percezione di sicurezza è spesso legata proprio alla luce. Strade ben illuminate fanno sentire le persone più tranquille, anche se non sempre questo coincide con una reale riduzione dei reati. L’analisi suggerisce dunque di non sottovalutare l’aspetto psicologico quando si parla di prevenzione e sicurezza urbana. Insomma, se avete paura del buio, avete una buona ragione. Ma forse, per sentirvi davvero sicuri, non basta una torcia in mano, serve una città che sappia illuminare quel che conta, senza accendere inutilmente tutto il cielo.

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