La ricognizione della suocera

“Mi chiamo Alessia e potrei anche capire che lo stereotipo della suocera invasiva, attaccata al figlio e che vuole a tutti i costi plasmare la propria nuora a sua completa immagine e somiglianza possa anche esistere realmente, ma me lo aspetto dopo un eventuale matrimonio, non durante un semplice fidanzamento, seppur con convivenza. Mia “suocera” si chiama Rosa e io veramente non la sopporto più. Capisco che bisogna avere pazienza, che spesso queste persone più mature (non è assolutamente anziana, tutt’altro) hanno una mentalità diversa e magari lo fanno anche per il bene della coppia, ma in questo caso non è così. Lei è il peggio del peggio che possa esistere sulla faccia della terra e non l’ho ancora presa a male parole solo per l’amore nei confronti del figlio. Dopo un periodo in cui aveva decisamente esagerato pensavo che il mio fidanzato le avesse tolto le chiavi di casa ma l’altro giorno mi scrive e mi fa capire il contrario dato che era entrata e da lì è cominciato il delirio con richieste e imposizioni assurde da parte sua nei miei confronti. Io non sapevo più che fare e ho agito d’urgenza.”

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Alessia condivide la sua frustrazione riguardo la relazione con Rosa, la madre del suo fidanzato, che rappresenta per lei un vero e proprio stereotipo della suocera invasiva, desiderosa di modellare la nuora a propria immagine e somiglianza. Sebbene Alessia comprenda che questo tipo di atteggiamento possa manifestarsi, si aspettava che si verificasse, eventualmente, solo dopo il matrimonio e non durante il periodo di fidanzamento, complicato ulteriormente dalla convivenza con il partner.

La tolleranza di Alessia verso Rosa è stata messa a dura prova, nonostante il tentativo di comprenderne la mentalità, spesso differente a causa delle diverse generazioni. Alessia riconosce che, in alcuni casi, le suocere possono agire con buone intenzioni, pensando al bene della coppia, ma in questo specifico contesto, lei ritiene che Rosa superi ogni limite accettabile di ingerenza e controllo, arrivando a considerarla estremamente problematica.

La situazione si è ulteriormente aggravata quando, dopo un periodo di comportamenti eccessivamente invadenti da parte di Rosa, Alessia aveva sperato che il fidanzato avesse preso provvedimenti, magari limitandone l’accesso alla loro abitazione. Tuttavia, un recente messaggio da parte di Rosa ha rivelato che non solo aveva ancora libero accesso alla casa, ma che aveva anche approfittato di questa libertà per avanzare richieste e imporre decisioni assurde ad Alessia, aggravando ulteriormente la tensione esistente.

Di fronte a questo crescendo di pretese inaccettabili, Alessia si è trovata costretta ad agire d’urgenza, cercando una soluzione immediata a un problema che, a suo avviso, minacciava seriamente l’armonia e la stabilità della sua relazione di coppia. La necessità di intervenire si è fatta sentire con forza, spinta dall’esasperazione per un comportamento che Alessia considera insostenibile, nonostante il profondo affetto che nutre per il compagno e il desiderio di preservare la loro unione.

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