Perché il Rio delle Amazzoni non ha ponti?

Il corso d’acqua è il più lungo al mondo e ha la caratteristica di non avere viadotti che collegano le sponde. Ecco perché

 

Il Rio delle Amazzoni è il fiume più lungo al mondo. Con i suoi 6.992 chilometri attraversa Perù, Colombia e Brasile, e ha la curiosa caratteristica di non avere per tutto il tragitto alcun ponte che lo attraversa.

Com’è possibile che un corso d’acqua così grande e sulle cui vicinanze vivono milioni di persone, non abbia viadotti in grado di facilitare i collegamenti tra le due sponde?

Il corso del fiume cambia con le stagioni

Le motivazioni sono diverse. Il fiume si snoda su un territorio in molti tratti scarsamente popolato, con pochissime strade principali a cui ricollegare un ponte. Nelle città e paesi che costeggiano il fiume, invece, si è sviluppato un efficiente sistema di barche e traghetti per gli spostamenti di merci e persone. Ci sono poi anche difficoltà tecniche e logistiche per la realizzazione di ponti.

I terreni sul lungofiume sono in genere paludosi, per cui si dovrebbero costruire viadotti lunghi con fondamenta molto profonde. Inoltre, il Rio delle Amazzoni cambia il proprio corso diverse volte durante l’anno, a seconda della portata delle acque.

Leggi anche: Scoperte antiche piramidi in una remota regione dell’Amazzonia

Durante la stagione secca, tra giugno e novembre, il fiume ha una larghezza media compresa tra i 3,2 e i 9,7 km, mentre nella stagione delle piogge da dicembre ad aprile, può raggiungere una larghezza di circa 48 km, con il livello dell’acqua che può salire di 15 metri rispetto alla stagione secca. Il continuo variare del corso d’acqua e con i sedimenti delle sponde che si erodono e si spostano stagionalmente, la costruzione di ponti sarebbe estremamente complessa e dispendiosa, con costi notevolmente superiori ai benefici.

Share