Vuoi fare del bene alla tua salute mentale? Elimina queste parole e frasi dannose

Attenzione a tutte queste espressioni con cui non facciamo altro che farci del male

 

Le parole hanno un potere enorme che spesso viene sottovalutato, ma in realtà ha un ruolo cruciale per la nostra salute mentale. Ciò che diciamo, infatti, può influenzare la nostra percezione del mondo e delle relazioni. Ecco dunque un elenco stilato da alcuni esperti di benessere e salute mentale di parole e frasi nocive che dovremmo eliminare dal nostro vocabolario per stare meglio con noi stessi.

In primis mai dirsi “non sono abbastanza”. Una frase che spesso viene pronunciata dopo un fallimento o un errore, ma che può diventare una trappola per la nostra psiche. Meglio invece farla diventare un’opportunità di apprendimento. Invece di auto-giudicarsi negativamente, potresti pensare: “Non so abbastanza” in modo da spingerti a cercare nuove informazioni e a migliorarti personalmente.

Nel lavoro e nell’intimità

Allo stesso tempo, in ambito professionale si è diffusa la concezione dei “to do”, ovvero le cose che “dobbiamo fare”. Perché non trasformare la lista dei compiti in una lista di ciò che si desidera fare (“what I want to do”)? Un cambio di prospettiva che riduce il senso di dovere, preferendo il piacere. E sempre per quanto riguarda il lavoro, c’è la classica espressione “Sono sommerso di lavoro”? Invece di lamentarsi, meglio focalizzarsi sulle proprie capacità di gestione: “Ho tanto lavoro da fare, ma organizzandomi sono in grado di gestire la mia giornata”.

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Non dimentichiamo il concetto di “Mi ha fatto arrabbiare” che dà agli altri il potere di generare emozioni. Di contro sarebbe più opportuno assumersi la responsabilità delle proprie reazioni: non sono le persone o i luoghi a determinare emozioni positive o negative. Infine parliamo di intimità, con il celebre “problema” delle dimensioni, specialmente negli uomini. Una frase che dovremmo eliminare perché concentra può provocare ansia e influenzare negativamente l’esperienza intima. Solo dimenticandosi di questi preconcetti si può veramente pensare al piacere reciproco.

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