La scampa veg

Sono una raga veg e volevo organizzare una scampa veg. Il mio raga mi ha ostacolata in all the way. Being veg is a fuck. Hai sempre fame e vedi sempre gente intorno a te che fa cose disgusting. Non ero in agreement col mio raga che voleva organizzare una scampa non veg ma piena di carne e cose disgustose. Io per una volta avevo la country house free e volevo fare something a casa mia. Ma il mio raga da vero pig maschilista mi ha messa al muro e mi ha costretta a un change di programma e a essere la solita triste ragazza veg emarginata. Non è facile essere veg, sei tipo un super sensi della carne. Non ti piace vederla non ti piace sentirne lo smell e non ti piace ovviamente mangiarla. Sei trattato da stramboide da everyone. E non ti considera nessuno. Ti devi un po’ inventare, dare yourself un tono per stare al centro oppure sei un ghost. Niente raga, vi mando gli screen qui sotto. It’s my story, be carefull please. Pubblicateli che taggo il mio boyfriend e il mio nuovo crash della pale (così impara).

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan, ragazza vegana, ha voluto raccontare un episodio che l’ha fatta sentire profondamente delusa e isolata. L’idea iniziale era quella di organizzare una “scampa veg”, ovvero una giornata tra amici in stile picnic o festa, completamente cruelty-free, approfittando della disponibilità della sua casa di campagna. Un progetto a cui teneva molto, sia per affermare le sue scelte, sia per creare un momento conviviale in linea con il suo stile di vita.

Purtroppo, però, si è scontrata con l’opposizione del suo fidanzato, che non solo ha messo in discussione l’iniziativa, ma ha preteso che l’incontro si svolgesse secondo modalità opposte alle sue intenzioni: con presenza massiccia di carne e alimenti non vegani. Il nostro fan descrive questo atteggiamento come un’imposizione, un comportamento che percepisce come maschilista e irrispettoso delle sue idee.

Si definisce arrabbiata e frustrata, perché non è facile essere vegani, soprattutto in contesti dove si è circondati da persone che non comprendono o non rispettano questa scelta. Parla di un’ipersensibilità verso la carne, non solo nel consumo ma anche nella vista e negli odori, e del disagio costante provocato da ambienti non compatibili con il proprio stile di vita.

Secondo la nostra follower, chi è veg viene spesso trattato da emarginato, etichettato come “strambo” o “fuori dal coro”. Per farsi notare, spesso sente di dover forzare la propria presenza, inventarsi un ruolo o un tono per evitare di diventare invisibile.

Alla fine, la scampagnata è stata stravolta e lei si è ritrovata a sentirsi la “solita ragazza veg emarginata”, come racconta con amarezza. Ha deciso di inviare gli screen della conversazione avuta con il suo ragazzo e chiede che vengano pubblicati, con l’intenzione di taggare sia lui sia un nuovo interesse amoroso, come gesto provocatorio e di rivalsa.

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