Gli scarafaggi che rilasciano peti “possono alimentare la catastrofe climatica”

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Gli scarafaggi che rilasciano peti “possono alimentare la catastrofe climatica”

| 24/11/2022
Fonte: Pexels

Gli scarafaggi rilasciano metano per oltre 43 volte il loro peso corporeo

  • Gli insetti sono sotto accusa perché potrebbero alimentare una catastrofe climatica
  • Sarebbero infatti responsabili di un quinto di tutte le emissioni di metano del pianeta
  • Un minuscolo scarafaggio può emettere fino a 35 g di metano all’anno, oltre 43 volte il loro peso corporeo
  • In particolare scarafaggi, millepiedi e termiti vanno a favorire il riscaldamento globale
  • Sotto accusa sono anche le mucche, tra i maggiori esportatori di metano
  • Per questo un Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e della Coalizione per il Clima e l’Aria Pulita sta cercando di ridurre le loro emissioni

 

Secondo gli esperti, gli insetti potrebbero essere responsabili di un quinto di tutte le emissioni di metano del pianeta. In particolare, un minuscolo scarafaggio può emettere fino a 35 g di metano all’anno. Si tratta di oltre 43 volte il loro peso corporeo ed è quasi la metà della quantità espulsa da una piccola mucca. E così, messi insieme, potrebbero alimentare una catastrofe climatica. Il numero di scarafaggi che rilasciano peti è aumentato a causa delle temperature record.

Gli esperti di clima del Green Journal hanno dichiarato: “Il riscaldamento globale ha portato alla diffusione di varie specie invasive come zanzare, termiti e scarafaggi, le cui popolazioni sono in piena espansione. Alcuni insetti sono noti per produrre metano e quindi favorire il riscaldamento globale, tra cui scarafaggi, millepiedi e termiti”. Per i ricercatori della Diamond Pest i climi più caldi hanno avuto un forte impatto sulle popolazioni di alcuni insetti. Un portavoce ha sostenuto: “Molti insetti del Regno Unito sono in grado di riprodursi maggiormente durante le ondate di calore. Questo può includere mosche, vespe e calabroni, zanzare e soprattutto scarafaggi, che si diffondono molto velocemente”.

Attenzione anche alle mucche

L’Intergovernmental Panel on Climate Change ha fatto sapere che il metano è 34 volte più potente dell’anidride carbonica in termini di potenziale di riscaldamento globale. Le mucche sono uno dei maggiori esportatori di metano, con un’emissione di 70-120 g all’anno, 1.000 volte superiore a quella dell’uomo più flatulento. A maggio è stato reso noto che il riscaldamento globale potrebbe essere rallentato se le mucche smettessero di rilasciare peti.

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La ricerca ha dimostrato che l’aggiunta di alghe al mangime degli animali per cinque mesi ha ridotto la flatulenza e l’eruttazione dei bovini. Grazie al cambiamento di dieta, gli animali da allevamento hanno emesso l’82% in meno di metano nell’atmosfera. La lotta alla briscola dei bovini è una parte fondamentale del piano delle Nazioni Unite per ridurre le emissioni di metano del 45% in questo decennio. Secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e della Coalizione per il Clima e l’Aria Pulita, ciò eviterà un riscaldamento di quasi 0,3°C fino al 2045.

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