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Con l’arrivo della bella stagione il lasso di tempo passato all’aria aperta aumenta notevolmente. Se, da un lato, l’esposizione ai raggi solari regala benefici come la produzione di vitamina D, indispensabile per la salute delle ossa, dall’altro il rischio di scottature è dietro l’angolo. Proteggersi adeguatamente con una crema solare adatta al nostro tipo di pelle ed evitare di esporsi al sole nelle ore più calde è fondamentale.
Che fare, però, quando ormai il danno è fatto? In caso di eritemi solari è importante idratare la pelle arrossata con creme e lozioni di qualità. Per ottenere un maggior sollievo, possiamo raffreddare i prodotti in frigorifero. Tra i migliori rimedi fai da te ci sono il burro di cocco e l’aloe, dall’azione emolliente e lenitiva. Via libera anche a impacchi calmanti a base di camomilla, calendula e latte fresco, che oltre a rinfrescare la zona interessata dalla bruciatura accelereranno il processo di guarigione. Infine, occhio all’idratazione dell’organismo: bere molta acqua ci aiuterà a favorire il processo di rigenerazione della cute e a scongiurare la disidratazione. Meglio evitare, però, di consumarla a temperature eccessivamente basse, poiché aumenta il rischio di congestione.
Quali sono gli errori da non commettere in caso di scottatura solare? Continuare a esporsi ai raggi UV nei giorni successivi è assolutamente sconsigliato: il rischio di peggiorare drasticamente la situazione è dietro l’angolo.
Allo stesso modo, naturalmente, non dovremmo sottoporci a sedute abbronzanti. Tra gli altri comportamenti sconsigliati ci sono graffiare e grattare la pelle, rompere le eventuali vescicole e bolle formatesi sulla cute, effettuare procedure come peeling e scrub.
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In tutti questi casi, infatti, si tratta di operazioni che hanno un effetto irritante, che aumentano lo stato di infiammazione e arrossamento, dilatando i tempi di guarigione.
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