La scuola è una giungla

“Avete presente il mondo della scuola? È un far west. Una fossa dei leoni, una vera e propria giungla e in quanto tale, bisogna avere fegato, intraprendenza e spirito di iniziativa per entrare in un sistema, che in pochi conoscono, di sotterfugi, stratagemmi fantasiosi e favoritismi. Alcuni di voi ci lavoreranno credo e possono capire, gli altri comunque possono immaginarselo. Io sono una professoressa di latino e greco in un liceo classico e alla bella età di quarant’anni ormai ne ho viste tante e questa chat ne è la dimostrazione, ormai ho capito il sistema. Per il misero stipendio che prendo inoltre devo fare delle cose assurde: oltre alle lezioni, i rapporti con i collegi ordinari e quelli straordinari, i colloqui con i genitori, le varie attività burocratiche ecc. e poi ci sono le gite. A me dispiace tanto quando le classi non riescono ad andare in gita perché nessuno li vuole accompagnare, così quando sono gite piccole in giornata li accompagno io volentieri, oppure mi metto come sostituta (per partire ci vuole sempre un sostituto in caso di necessità). Spesso lo faccio appunto per fare un favore alle classi ma ben convinta che il mio aiuto non servirà. Non sempre però gli eventi vanno nel verso giusto.”

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Una nostra fan, professoressa di latino e greco in un liceo classico, ha voluto condividere uno spaccato diretto e realistico del mondo scolastico, definendolo senza mezzi termini come una vera e propria giungla. Secondo la nostra amica, chi lavora nella scuola si trova immerso in un sistema complesso, fatto di sotterfugi, favoritismi e dinamiche interne spesso poco conosciute all’esterno. Per sopravvivere e riuscire a orientarsi, spiega, servono coraggio, intraprendenza e una buona dose di spirito d’adattamento.

Con oltre quarant’anni di età e un’esperienza consolidata alle spalle, la nostra follower racconta di aver ormai compreso bene le logiche che governano l’ambiente scolastico. Nonostante il suo impegno e la passione per l’insegnamento, il suo racconto si sofferma anche sulle difficoltà legate al mestiere: lo stipendio modesto e le numerose responsabilità extra che vanno ben oltre le semplici ore di lezione. Oltre a insegnare, infatti, deve partecipare ai consigli di classe, gestire i rapporti con i genitori, affrontare incombenze burocratiche e molto altro.

Una parte del suo lavoro che la nostra fan vive con particolare attenzione è quella delle gite scolastiche. Confessa di essere dispiaciuta quando le classi non riescono a partire perché manca il personale disposto ad accompagnarle. Per questo motivo, quando si tratta di uscite brevi o di un solo giorno, si propone spesso come accompagnatrice o sostituta, spinta dal desiderio di dare un’opportunità ai suoi studenti. Un gesto che compie volentieri, pur sapendo che in molti casi il suo intervento potrebbe rivelarsi inutile.

Tuttavia, ammette che non sempre tutto va per il verso giusto. Anche con le migliori intenzioni, gli imprevisti e le difficoltà possono presentarsi e mettere alla prova anche chi è disposto a fare di più. La sua testimonianza, sincera e vissuta, offre uno sguardo profondo su una professione che richiede passione, resistenza e una forte vocazione, spesso poco riconosciuta.

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