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Sebbene di primo acchito possa sembrare che la storia e la segnaletica stradale non abbiano nulla in comune, sono svariati, in realtà, i cartelli risalenti a numerosi secoli fa che è ancora oggi possibile ammirare nel mondo. Sin da tempi molto antichi, infatti, era sorta l’esigenza di codificare le regole della circolazione stradale. Basti pensare, ad esempio, che gli antichi romani facevano largo uso delle pietre miliari, ovvero vere e proprie colonne poste lungo le strade, che indicavano la distanza in miglia da un certo punto di riferimento.
Tra quelle ancora oggi ammirabili c’è il Miliario Aureo, una colonna di marmo originariamente rivestita in bronzo, innalzata nei pressi del Foro Romano per volere dell’imperatore Augusto. Essa indicava le distanze dalle più importanti città dell’impero, pur avendo in realtà uno scopo prettamente celebrativo. Nel ‘600, le colonne vennero sostituite da vere e proprie targhe. Curiosi di scoprire qual è la più antica? Ecco di quale si tratta.
La targa stradale più antica si trova in Portogallo, nel quartiere di Alfama, a Lisbona. Realizzata in marmo nel 1686, riporta il messaggio di regolamentazione del traffico di Re Pietro II. All’epoca, infatti, la città era attraversata da un vivace flusso di persone e merci, ostacolato dalle strade strette. L’incisione, scritta in portoghese antico, recita: “Anno 1686. Sua Maestà ordina che le carrozze, le sedie e le lettighe che provengono dall’Ordinanza di Salvador tornino alla stessa parte“.
Si tratta di un reperto a dir poco eccezionale: il re, infatti, aveva ordinato di installarne altri 24 per gestire il traffico nei punti più critici della città. A giungere fino a noi, però, è stato solo quello di Rua do Salvador.
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Terminiamo il nostro viaggio nella storia della cartellonistica stradale facendo ritorno in Italia. Nel nostro Paese, le prime forme di segnaletica in senso moderno fecero la loro comparsa alla fine del 1800, con l’avvento del ciclismo e dell’automobilismo.
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