Fonte: Pexels
Che fine hanno fatto i superuomini da poster? Secondo la scienza, sono stati sorpassati da uomini “normali” con una percentuale di grasso corporeo tra il 13% e il 14%. Altro che addominali a tartaruga: pare che l’attrazione viva in quella zona grassa che le pubblicità ci invitano a eliminare con urgenza. Un bel colpo per chi passa ore in palestra a inseguire il mito della perfezione scolpita.
La ricerca, pubblicata su una rivista scientifica seria (mica su un blog motivazionale), ha coinvolto partecipanti da più continenti, che hanno valutato corpi maschili senza volto né contesto. Nessun trucco, nessuna altezza da vantare, solo composizione corporea. E le preferenze? Tutte per i fisici equilibrati, tonici ma non esasperati, capaci di trasmettere salute più che ansia da prestazione.
Il messaggio è chiaro: il nostro cervello non cerca la scultura vivente, ma l’organismo funzionante. Troppo magro? Sembra malnutrito. Troppo grasso? Arrivederci, metabolismo. Il grasso corporeo, a quanto pare, è il miglior testimonial evolutivo: segnala equilibrio ormonale, riserve energetiche e un sistema riproduttivo che funziona come dovrebbe.
Persino la mitica forma a V, con spalle larghe e vita stretta, perde punti se non è accompagnata da quel giusto livello di grasso. In sostanza, la proporzione da poster non basta se sotto c’è il vuoto, letteralmente. Un po’ di tessuto adiposo, purché ben distribuito, batte il modello di fitness ossessionato dalla definizione muscolare.
E mentre i social ci bombardano di immagini di corpi scolpiti, l’utente medio è lontano anni luce da quei livelli. Negli Stati Uniti, la percentuale media di grasso corporeo negli uomini è del 28%. In Europa la situazione non migliora. Ma invece di rincorrere ideali tossici, forse varrebbe la pena ripensare l’intero concetto di forma fisica attraente.
L’attrattività, in fin dei conti, è una questione di segnali inconsci. E non parliamo solo di addominali. Parliamo di energia, vitalità, equilibrio. Tutto ciò che il nostro corpo comunica in silenzio, anche senza sei pacchi da esibire al mare.
Secondo gli scienziati, l’intervallo del 13-14% di grasso corporeo è perfetto per dire al mondo: “sono in salute”. Non troppo, non troppo poco. Il giusto per vivere bene, dormire meglio e — sorpresa — risultare anche più desiderabili. Non serve diventare modelli da passerella, basta restare lontani dagli estremi.
Leggi anche: Che pancia hai? I modi più efficaci per ridurla in base al tipo
Ecco quindi che il tanto vituperato grasso si prende la rivincita. Non quello eccessivo da fast food, ma quello che tiene in piedi il sistema. Il grasso “funzionale”, insomma. Un invito a riconsiderare la propria immagine, a smettere di puntare alla perfezione irreale e ad abbracciare l’imperfezione utile. Insomma, la prossima volta che ti guardi allo specchio e pensi di dover rinunciare a tutto per assomigliare a un supereroe… rilassati. La scienza ha parlato: basta un po’ di equilibrio, un pizzico di tessuto adiposo e tanta salute. Altro che Photoshop.
Share