Spesso il passato sentimentale della persona che si ama potrebbe essere motivo di ansie e stress
- Essere gelosi del passato amoroso del proprio partner potrebbe essere un disturbo specifico
- Quest’ultimo prende il nome di “Sindrome di Rebecca”
- Tale atteggiamento si manifesta in un spiccata gelosia del passato sentimentale della persona che si ha accanto
- Motivo di questa condotta potrebbero essere insicurezze e paure intrinseche
- Il nome deriva dal film di Alfred Hitchcock “Rebecca – La prima moglie”
L’amore è uno dei sentimenti umani più complessi che dominano le nostre pulsioni ed atteggiamenti. Innamorarsi equivale a concedersi quasi completamente al proprio partner conferendogli diversi tipi di attenzioni. Ad ogni modo, può capitare di essere particolarmente gelosi del passato (perlopiù amoroso) della propria anima gemella. Esattamente, però, da dove deriva questa possessività intrinseca? Dal punto di vista psicologico questa sensazione di fastidio è definita Sindrome di Rebecca.
Tale sintomatologia psichica consiste in un sentimento retroattivo che si prova nei confronti del passato sentimentale della persona che si ama. Ciò che può iniziare con semplici antipatie verso il trascorso di quest’ultimo, man mano potrebbe sfociare in qualcosa di più tedioso e complesso fino a danneggiare seriamente la relazione in corso.
Gli effetti della sindrome di Rebecca
Le storie precedenti vengono vissute dal proprio compagno come un vero e proprio macigno insormontabile. Sono vari i motivi che spingerebbero il partner a patirne. Tra questi figurano malesseri interiori, insicurezze di fondo a livello caratteriale e paure di perdere la persona che si ha accanto e per la quale si prova un dato sentimento.
Chiunque sia affetto dalla sindrome di Rebecca vive nel costante paragone tra la propria figura e quella dell’ex fiamma del compagno di vita, ledendo così la propria incolumità psichica ed emotiva.
Questa problematica si manifesta in diverse modalità. Oltre ad un’accentuata ossessione (con costanti riferimenti al passato del proprio consorte), spesso la “Rebecca” in questione tende ad instaurare un imponente controllo del soggetto che ha scelto di avere al suo fianco. Se non preso seriamente in considerazione, tutto ciò sfocerà inevitabilmente in altri disturbi più gravi come ansia e stress.
Come uscire dalla sindrome?
Esiste un modo per uscire da questa rete di paure ed angosce relative al passato del proprio partner? La risposta è: assolutamente sì. Oltre ad un perseverante lavoro effettuato da colui (o colei) che ne soffre, un ottimo modo per esorcizzare tali insicurezze e non temere più il trascorso della persona che si ama è consigliabile parlarne in modo costruttivo proprio con quest’ultima affinché la sindrome possa essere neutralizzata insieme.
Per far sì che ciò accada, lo stesso partner dovrà essere in grado di rassicurare la vittima di queste paure e sul fatto che il passato, seppur ci sia stato, rimarrà per sempre tale senza possibilità di ritorno.
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