Sempre più persone si sentono sole, soprattutto in estate

La bella stagione per un numero sempre maggiore di persone è motivo di tristezza, stress e solitudine

 

L’estate è vista come la bella stagione per eccellenza, poiché porta con sé la possibilità di stare molto all’aperto, di partecipare a feste ed eventi, di viaggiare e fare vacanze e trascorrere più tempo con gli amici. Eppure paradossalmente l’estate è anche la stagione in cui si registrano sentimenti di isolamento in molte persone. Questo fenomeno, noto come “solitudine estiva”, può avere un impatto profondo sulla salute mentale.

Le cause della solitudine estiva

L’estate porta con sé una pressione sociale implicita a essere felici, attivi e socialmente impegnati. Le immagini idealizzate sui social media di vacanze perfette, festival e incontri con amici possono creare un forte senso di esclusione in chi non vive esperienze simili. Questo confronto costante può portare a sentimenti di inadeguatezza e isolamento, facendo sentire le persone come se non fossero all’altezza delle aspettative sociali. Chi già si sente solo può percepire ancor più forte il divario tra le proprie aspettative e l’esperienza vissuta. Il risultato? Un senso di esclusione, frustrazione e tristezza sotto il sole.

La mancanza di una routine fissa, inoltre, tipica dei mesi estivi, può inoltre alterare le abitudini sociali consolidate, come quelle legate al lavoro o alla scuola, riducendo le opportunità di interazione spontanea e lasciando meno spazio per avere relazioni sociali.

Le conseguenze per la salute fisica e mentale

La solitudine, in qualsiasi periodo dell’anno, è un fattore di rischio significativo per vari problemi di salute mentale. Può contribuire allo sviluppo o all’aggravamento di ansia, depressione e stress. La mancanza di contatti sociali priva gli individui di un sistema di supporto essenziale, che è cruciale per la resilienza psicologica. La solitudine cronica può anche avere ripercussioni sulla salute fisica, influenzando il sonno, l’appetito e i livelli di energia. È importante riconoscere che la solitudine non è semplicemente un sentimento transitorio, ma una condizione che richiede attenzione e intervento per prevenire esiti negativi a lungo termine.

Un altro aspetto che influisce sulla salute mentale è anche l’ambiente esterno: il caldo afoso e la maggiore umidità possono alterare il ritmo sonno-veglia, aumentare lo stress e peggiorare l’umore, creando un terreno fertile per l’aggravarsi della solitudine e della depressione.

Come reagire

Riconoscere la solitudine estiva è il primo passo per affrontarla. È fondamentale capire che non si è soli nel provare questi sentimenti e che la percezione di isolamento può essere amplificata dalle pressioni esterne. Gli esperti suggeriscono di cercare contatti con gli altri, anche se ciò significa uscire dalla propria zona di comfort. Questo può includere il ricongiungimento con vecchi amici, la partecipazione a gruppi di interesse, il volontariato o l’esplorazione di nuovi hobby che favoriscono l’interazione sociale. È inoltre importante gestire l’esposizione ai social media, limitando il confronto e ricordando che le piattaforme spesso mostrano una versione idealizzata della realtà.

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Infine, cercare il supporto di un professionista della salute mentale, come un terapeuta o un consulente, può fornire strategie e strumenti per affrontare la solitudine e migliorare il benessere emotivo. L’estate è un momento di opportunità e non dovrebbe essere sinonimo di sofferenza silenziosa.

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