Soft dating: la ricetta del vero amore secondo la Gen Z

Lentezza e genuinità: gli ingredienti degli appuntamenti romantici della Gen Z

 

Avete mai sentito parlare di soft dating? In caso di risposta negativa, molto probabilmente non siete più tanto giovincelli. Questo approccio alle relazioni sentimentali, infatti, sta diventando sempre più diffuso tra le nuove generazioni: ecco di cosa si tratta nel dettaglio. Come si intuisce facilmente dall’espressione inglese con cui si indica questa modalità di intraprendere nuove conoscenze romantiche, nel soft dating prevale un ritmo lento e rilassato, in cui si punta a costruire legami autentici e genuini senza fretta o aspettative eccessive.

Al bando le pressioni sociali: anziché forzarsi a etichettare la propria relazione o volerla rendere pubblica a tutti i costi, l’obiettivo è quello di conoscere chi si ha davanti in molteplici situazioni diverse, così da avere la possibilità di scoprire diversi lati caratteriali e comportamentali della persona che si ha di fronte. La parola chiave, insomma, è rilassatezza: niente cene a lume di candela o eclatanti gesti romantici; molto meglio, invece, chiacchierare davanti a un caffè, darsi appuntamento per fare la spesa insieme o camminare al parco. Il vantaggio è quello di conoscersi nella pratica e nel quotidiano, oltre che ridurre l’ansia e la pressione che gli appuntamenti tradizionali generano.

I vantaggi del soft dating

Adottare l’approccio del soft dating può essere vantaggioso da numerosi punti di vista, perché ci espone a una conoscenza graduale riducendo il rischio di dinamiche disfunzionali, come il love bombing.

Costruire un legame con qualcuno procedendo per piccole tappe, ci dà modo di osservarne le diverse sfaccettature e, al tempo stesso, rispettare i reciproci tempi e spazi di ognuno.

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Insomma, questa modalità relazionale sembra andare in direzione del tutto opposta alla superficialità e all’ostentazione delle relazioni appena nate e troppo presto sbandierate sui social. L’invito, non a caso, è quello a costruire e a vivere una connessione più profonda e autentica, senza bisogno del giudizio o dell’approvazione del resto del mondo. E voi, che ne pensate: il soft dating è davvero la ricetta del vero amore?

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