Un sondaggio rivela i peggiori strafalcioni su Dante degli studenti

Dante chi? Un sondaggio rivela gli strafalcioni degli studenti

 

Considerato il padre della lingua italiana, Dante è stato il primo ad aver realizzato un intero trattato – che potremmo definire di carattere sociolinguistico – dedicato ai volgari della Penisola: il De Vulgari Eloquentia. Eppure, nonostante l’importanza del Sommo Poeta per la storia linguistica, culturale e letteraria del nostro Paese, un sondaggio ha rivelato che gli studenti di oggi conoscono troppo poco l’autore della Divina Commedia.

A realizzare il report è stata Skuola.net, che ha intervistato 1000 alunni dell’ultimo triennio del liceo. Agli studenti è stato chiesto quale fosse la città natale di Dante e dove sia sepolto il letterato, fornendo loro un elenco di posti tra cui scegliere. Uno studente su 5, però, non ha saputo indicare le risposte corrette. Il fatto che il poeta sia nato a Firenze e morto a Ravenna, dove sono sepolte le sue spoglie, non è l’unica informazione ignota ai discenti di oggi. Infatti, solo il 52% degli intervistati ha correttamente collocato la nascita di Dante tra il 1200 e il 1300. Il 22% del campione, poi, ha indicato come musa del poeta Fiammetta, Laura o addirittura Silvia, confondendo Beatrice con coloro che hanno ispirato rispettivamente Boccaccio, Petrarca e Leopardi.

Tra gli studenti c’è chi non sa che Dante è l’autore della Commedia

Per quanto incredibile possa sembrare, le perplessità degli intervistati riguardano anche le informazioni più basilari sulla Divina Commedia. Solo 6 studenti su 10, infatti, hanno saputo rispondere in maniera esatta circa la struttura dell’opera, divisa in tre cantiche, a loro volta composte da un totale di 100 canti.

Se Virgilio, poi, nella Commedia svolge un ruolo di primo piano, un quinto degli studenti non ha saputo identificarlo nel suo ruolo di guida nel viaggio verso gli inferi. C’è chi, addirittura, ha messo in dubbio che il poema manifesto del Sommo sia stato scritto proprio di suo pugno. Alcuni, infatti, hanno sostenuto che la Divina Commedia fosse stata composta in memoria di Dante, dopo la sua morte.

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Altri ne hano individuato l’autore tra Pirandello, Shakespeare, Omero e Virgilio. E poi c’è chi, nel tentativo di sviscerare il rapporto tra il poeta e la sua musa, ha laconicamente spiegato che “Dante è stato friendzonato da Beatrice”.

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