Sono sposati, ma preferisce tenere i conti separati: “Ho diritto ai miei soldi”

Ha il conto separato dal marito: “Ho diritto ai miei soldi”

 

Un recente studio condotto in Svezia dimostra che il vero amore è avere un conto in banca in comune. A quanto pare, infatti, le coppie che non mettono in comune i loro guadagni corrono un rischio molto maggiore di rovinare la loro relazione a causa di litigi per motivi economici. Il team dell’Università di Stoccolma ha interrogato quasi 10.000 uomini e donne di età compresa tra i 20 e gli 80 anni (un campione di dimensioni accettabili) per verificare se la qualità della relazione fosse legata alla condivisione delle finanze.

Tuttavia una giornalista australiana di nome Shelly non potrebbe essere più in disaccordo. A suo dire, i conti in banca dovrebbero restare separati anche quando si è sposati. Nessuna avidità, quanto indipendenza: “Non voglio chiedere a mio marito se gli dispiacerebbe se comprassi un certo vestito o portassi i miei nipoti al cinema. So che direbbe di sì, ma non è affatto questo il problema. Il fatto è che non voglio doverlo chiedere. Lavoro molto duramente, quindi so che ho diritto ai miei soldi”.

Tutto è frutto di quanto successo con il suo divorzio

Un pensiero che ha maturato dopo che un precedente matrimonio è fallito e ha capito quanto sarebbe stato importante avere i propri soldi: “All’epoca non avevo il mio conto in banca, non avevo la mia carta di credito. Erano tutti conti comuni. Così, quando ci siamo separati, è stato molto complicato dividere i soldi”. Dopo il divorzio, si è ripromessa di non commettere più lo stesso errore e quando ha incontrato il suo attuale marito Darren ha messo subito in chiaro le cose.

Nei 10 anni successivi al divorzio, Shelly ha lavorato duramente per mettere da parte dei risparmi e comprare una casa. E per questo ha scelto di avere tutto separato: “Quando io e Darren ci siamo sposati, abbiamo fatto redigere da un avvocato chi possedeva cosa, quindi è tutto nero su bianco. Abbiamo anche fatto scrivere un testamento ed è molto chiaro cosa va a mio marito e cosa ai miei nipoti”. Poco romanticismo? Niente affatto: “Non penso che sia poco romantico, credo che sia solo chiaro e limpido”.

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