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La giornalista Helen Carroll si è stufata dell’ossessione del Regno Unito per i cagnolini, tanto da ritenere che la nazione sia diventata “pazza per i cani”. Sostiene che i proprietari sentano sempre di dover “trascinare” gli animali domestici a ogni evento, comprese le “feste di compleanno” e i “club del libro” e che abbiano troppa paura di lasciarli a casa da soli anche solo per qualche ora. Si chiede anche perché le persone debbano apparire interessate ai cani degli altri e perché la gente “parli senza sosta” sui social media dei cani. In un suo articolo, la signora Carroll ha ricordato uno sfortunato incidente in cui è stata “investita” da un cane.
Ha raccontato: “Sono stata sbattuta a terra da dietro da un barboncino di taglia media sovraeccitato mentre correva in un parco all’inizio di quest’anno”. Ha espresso la sua frustrazione descrivendo il proprietario che ha persino ammesso che il cane avrebbe dovuto essere tenuto al guinzaglio. La signora Carroll ha rammentato con rammarico i tempi in cui ai cani veniva ordinato di stare nelle ceste e non erano pienamente integrati nella vita familiare. “Se la tua faccia lascia intendere che preferiresti non essere leccato da una lingua usata di recente per pulire il lato B, i proprietari ti guardano come se fossi uno psicopatico”.
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La sua controversa opinione ha messo in discussione anche il motivo per cui i cani si sono trovati in una “posizione da VIP”. Come si può ben immaginare, le sue parole hanno suscitato molto scalpore. Moltissimi utenti l’hanno criticata per quanto ha scritto, chiedendole come faccia a odire degli animali così fedeli che amano in modo vero e sincero. Altri hanno sostenuto come il problema siano i padroni e non certo i cani. E così il contenuto del suo articolo è ben presto diventato virale, oltrepassando i confini del Regno Unito e provocando dibattito anche nel nostro Paese. Voi cosa ne pensate delle sue idee?
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