Le statue degli antichi romani avevano la testa intercambiabile

La mancanza della testa in una statua antica non è dovuta solo a fenomeni di degrado e vandalismo, ma anche a ragioni di Stato

 

Nei musei capita spesso di vedere statue di epoca romana senza testa o braccia. Le motivazioni possono essere diverse. Le statue romane erano spesso soggette a una deturpazione deliberata.

Decapitazioni e sfregi intenzionali di statue

In una cultura in cui le statue rappresentavano esponenti dello Stato, lo sfregio era intenzionale ad oltraggiare il potere. Deturpare o decapitare le statue aveva la funzione di esercitare il controllo e cancellare la memoria degli individui, soprattutto durante i periodi di cambio di regime. Notoriamente, i Kushiti decapitarono una statua dell’imperatore Augusto e la misero sotto i gradini del tempio di Meroë in modo da calpestarla simbolicamente. Spesso si sfregiavano i lineamenti del viso di una statua, soprattutto rompendo il naso, per sfigurare e umiliare la persona che rappresentava. Anche gli imperatori cercavano di cancellare la memoria dei predecessori abbattendo le loro statue. Questa tecnica è nota come “damnatio memoriae”.

Le teste intercambiabili

Anche secoli di esposizione agli agenti atmosferici, di abbandono, di erosione e guerre hanno messo a dura prova le statue risalenti a migliaia di anni fa, portando alla perdita dei componenti più fragili come le teste, i nasi, gli arti. Ci sono inoltre testimonianze di contrabbandieri che separavano le teste dai corpi per avere due manufatti vendibili singolarmente.

I romani però, avevano anche l’abitudine di progettare ingegnosamente alcune statue con le teste intercambiabili. Il motivo era piuttosto semplice. Quando si aveva la successione di un nuovo sovrano o di un imperatore, nelle statue si poteva semplicemente cambiare la testa. La parte del corpo era invece piuttosto generica e versatile, consentendo di essere riproposta nel tempo.

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Man mano che venivano create le statue di marmo, l’artista creava il busto e le gambe e infine attaccava le braccia e la testa al telaio esistente. Anche i Greci realizzavano statue con teste staccabili. Se la scultura di un eroe, di una persona eminente o di un sovrano perdeva il nome, l’onore o la vita, la testa veniva rimossa e sostituita da quella di un nuovo personaggio illustre.

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