Fonte: Conicet
Non sempre la scienza resta confinata ai laboratori: a volte finisce direttamente nelle bacheche social. È quello che è accaduto con una stella marina osservata nel Mar Argentino durante una spedizione del CONICET. Ripresa in streaming mentre passeggiava lentamente sul fondale, questa creatura ha subito catturato l’attenzione degli utenti. La sua forma tondeggiante ha scatenato una pioggia di commenti divertiti e un soprannome destinato a rimanere: “estrella culona”.
L’ironia del web ha fatto il resto. Nel giro di poche ore sono comparsi meme, paragoni con personaggi dei cartoni animati e fotomontaggi di ogni tipo. Non poteva mancare l’associazione con Patrick Star, la stella marina più famosa della televisione, che a quanto pare ha trovato una “cugina” sudamericana dalle forme inconfondibili.
Dietro alla viralità, però, c’è anche un nome scientifico ben preciso: Hippasteria phrygiana. Questa specie abita le acque fredde e profonde dell’Atlantico meridionale e può raggiungere i 30 centimetri di diametro. A distinguerla sono i bracci piuttosto corti e il corpo robusto, che le conferiscono un aspetto compatto e insolito.
Gli scienziati hanno potuto osservarla grazie al veicolo subacqueo SuBastian, utilizzato durante la missione a bordo della nave Falkor (too) in collaborazione con lo Schmidt Ocean Institute. Un’occasione rara per vedere così da vicino una creatura che normalmente vive a grandi profondità.
La forma che tanto ha divertito gli utenti, spiegano i biologi, non è altro che un curioso effetto ottico. Le pieghe interradiali e la morfologia dorsale creano l’impressione di un “lato B” che in realtà non esiste. Alcuni studiosi hanno anche ipotizzato che la compattezza dell’animale possa essere collegata alla dieta o alla presenza di gameti. Insomma, nulla di scandaloso: solo natura che, per una volta, sembra essersi prestata all’umorismo umano.
Ma al web non serve molto per trasformare un dettaglio in un tormentone. E così, da un’illusione ottica è nata una celebrità acquatica, pronta a conquistare un posto speciale nella memoria digitale.
Come spesso accade con i fenomeni virali, il passo dal ridere online al creare prodotti è stato breve. Il Museo Argentino di Scienze Naturali ha colto l’occasione e ha lanciato calamite, portachiavi e repliche ufficiali della “estrella culona”. I gadget sono andati a ruba in poche ore, mentre commercianti indipendenti e artisti si sono sbizzarriti con magliette, tazze e persino versioni della stella marina in bikini o con la bandiera argentina. Il successo ha quindi superato il confine dei social per diventare fenomeno commerciale, con un entusiasmo che unisce ironia, cultura pop e orgoglio nazionale.
Leggi anche: Le stelle marine hanno una testa e gli scienziati hanno capito dov’è
Al di là delle risate e del merchandising, questa scoperta ha un peso scientifico rilevante. Gli esemplari di Hippasteria phrygiana raccolti durante la spedizione verranno conservati nelle collezioni museali e studiati per comprendere meglio la biodiversità marina. Gli scienziati sperano di ottenere nuove informazioni sulla riproduzione, sulla dieta e sugli adattamenti delle specie che vivono a grandi profondità. In altre parole, la “estrella culona” non è soltanto la star dei meme, ma anche una preziosa opportunità per conoscere meglio gli ecosistemi marini del Sud Atlantico. Un esempio perfetto di come la scienza, quando incontra il pubblico, possa diventare tanto utile quanto divertente.
Share