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Il segnale SOS, conosciuto come la chiamata universale di soccorso, ha una storia interessante che risale agli inizi del XX secolo. Prima della sua introduzione, diversi Paesi utilizzavano codici distinti per le richieste di aiuto in mare, creando confusione nelle comunicazioni marittime. Nel 1906, la Convenzione Radiotelegrafica Internazionale propose un codice unificato, il SOS, da trasmettere in codice Morse con una sequenza semplice e riconoscibile: tre punti (S), tre linee (O), e altri tre punti (S). Questa sequenza non aveva un significato intrinseco, ma la sua facilità di trasmissione e riconoscimento la rendeva perfetta per situazioni di emergenza.
Nonostante la sua adozione ufficiale nel 1908, ci volle del tempo prima che il codice SOS venisse ampiamente utilizzato. Il primo uso documentato risale al 1909, quando Theodore D. Haubner lo utilizzò per segnalare un’emergenza al largo di Capo Hatteras. Tuttavia fu il disastro del Titanic nel 1912 a dare visibilità mondiale al SOS. Dopo la collisione con un iceberg, l’operatore radio del Titanic, Jack Phillips, trasmise inizialmente il vecchio codice di emergenza “CQD”, ma su suggerimento del collega Harold Bride, cominciò a inviare anche il nuovo segnale SOS. Nonostante ciò, i soccorsi arrivarono troppo tardi per evitare il naufragio.
È interessante notare che molte persone credono erroneamente che SOS significhi “Save Our Souls” o “Save Our Ship”. In realtà, queste interpretazioni furono create in seguito per dare un significato al codice, ma l’acronimo non esisteva originariamente. SOS fu scelto solo per la sua semplicità di trasmissione e riconoscimento in momenti critici. Il disastro del Titanic evidenziò anche le problematiche legate alle comunicazioni radio dell’epoca. L’interferenza tra diverse compagnie telegrafiche e radioamatori ostacolò le richieste di soccorso.
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Questo incidente spinse le autorità americane a rendere obbligatorie le comunicazioni wireless 24 ore su 24 a bordo delle navi, migliorando notevolmente la sicurezza marittima. Con l’avanzare della tecnologia, nel 1999 il codice Morse fu gradualmente sostituito dal Global Maritime Distress and Safety System (GMDSS), che utilizza comunicazioni satellitari. Tuttavia il segnale SOS rimane impresso nell’immaginario collettivo come simbolo di richiesta di aiuto, anche al di fuori del contesto marittimo.
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