Sentire le voci non è per forza un evento negativo
Secondo lo studio, le allucinazioni uditive si configurano come metodi utili per fronteggiare situazioni che possono apparire complicate. Infatti, secondo gli esperti, sentire le voci è considerabile come un’abilità psicofisiologica “ampiamente presente nella popolazione, e che solo alcune volte può diventare un’esperienza spaventosa, tormentante e disadattante per effetto dei bisogni personali del pensatore dialogico, delle teorie non convenzionali che usa per spiegarle, degli errori diagnostici e delle terapie farmacologiche inadeguate”. L’idea alla base dello studio è nata dall’esigenza di indagare più a fondo su un evento che, nonostante si verifichi spesso nella popolazione normale, genera insicurezze per quanto riguarda la propria salute mentale.
Leggi anche: Nuovo studio svela come padroneggiare “l’arte del flirt”
“È sorta in sede clinica, quando ci siamo accorti che alcune persone che raccontavano di poter udire voci. Ci chiedevano solo di valutare la loro salute mentale in funzione di questa loro capacità. Non soffrivano per l’esperienza allucinatoria insomma, essendo consapevoli di produrla in modo intenzionale e sapendola gestire autonomamente, ma perché temevano e dubitavano che questo fosse l’indicatore di una presunta malattia mentale. Un pensiero costruito da un pregiudizio psichiatrico teorico ed operativo che assumevano come proprio”, spiegano i ricercatori. Insomma, se “sentite le voci” non preoccupatevi, state solo cercando dentro di voi qualcosa che vi possa aiutare in un momento difficile.