La taglia del giubbotto

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco ma tutti mi chiamano Checco. In questa storia non ci sono due persone ma 3. Io, la mia “ex” ragazza (poi vi spiego meglio) che si chiama Debora e Gianfranco, il suo migliore amico. Vi descrivo in breve chi siamo, o meglio quello che facciamo. Io lavoro, lei no. Sono molto stacanovista perché devo rientrare con le spese e per non far mancare nulla a Debora. Premetto che io ho sempre avuto sospetti ma credevo di farmi film che non esistessero.

Debora mi ha sempre accusato di questa cosa e che quindi io vedessi cose che realmente non esistono. Ho sempre creduto di essere pazzo. Una sera lei è venuta a casa mia e io che sono una persona molto attenta ho notato subito che aveva addosso un giubbotto palesemente maschile. Ho provato a chiedere spiegazioni ma vedevo che era molto evasiva. Poi ha tagliato corto, è andata in bagno ed è praticamente fuggita. Io ho fatto giusto in tempo a fare la foto alla taglia proprio per avere una prova che qualcosa non tornava e che a sto giro non fossi io il pazzo della situazione. Bene, dopo che le ho inviato la foto della taglia, lei ha continuato a girare la frittata e accusarmi. Poi ho scoperto tutta la verità. Ciò che mi fa più male sono le motivazioni. Io però la amo e non so se ho realmente sbagliato oppure no.

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Francesco, noto come Checco, e condivide una complessa situazione che coinvolge tre persone: lui stesso, la sua “ex” fidanzata Debora e l’amico di lei, Gianfranco. Francesco offre una panoramica delle loro identità e ruoli: lui è il lavoratore, Debora è disoccupata e Gianfranco è il migliore amico di Debora.

Francesco si definisce una persona diligente e lavoratrice, sottolineando la sua dedizione al lavoro per sostenere Debora finanziariamente. Nonostante i sospetti precedenti, Francesco non aveva mai dato peso a tali segnalazioni, considerandole immaginazioni. Debora, invece, lo aveva accusato di creare problemi inventati.

Un momento chiave si è verificato quando Debora è venuta a casa di Francesco e lui ha notato che indossava un giubbotto chiaramente maschile. La richiesta di spiegazioni da parte di Francesco è stata accolta con evasività da Debora, che ha lasciato repentinamente l’abitazione dopo aver fatto una breve visita al bagno.

Francesco è riuscito a scattare una foto alla taglia del giubbotto, ritenendo che avesse bisogno di una prova per dimostrare che qualcosa non andava.

Dopo aver inviato la foto a Debora, la situazione è ulteriormente degenerata. Debora ha continuato a ribaltare la situazione e ad accusare Francesco, mentre lui ha alla fine scoperto la verità sulla vicenda. Ciò che ha ferito di più Francesco sono le motivazioni dietro l’inganno. Anche se la situazione è complessa, Francesco ammette di amare ancora Debora e si trova nella difficile posizione di riflettere sulle sue azioni e i suoi sentimenti.

L’ambivalenza di Francesco, che si interroga se ha commesso errori o meno, costituisce una parte centrale della sua narrazione, lasciando aperta la questione di come affrontare il suo rapporto con Debora.

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