Scuola sotto accusa per l’installazione di telecamere a circuito chiuso nel bagno delle ragazze

Il bagno dei ragazzi invece non è monitorato

La Scuola no. 1 di Bolshoy Kamen, in Russia, ha installato un sistema di sorveglianza a tre telecamere nel bagno delle ragazze che trasmette le riprese in diretta alla guardia di sicurezza
La decisione ha scatenato critiche da parte degli studenti e dei loro genitori, poiché il bagno dei ragazzi non è monitorato in modo simile
La scuola ha affermato che le telecamere erano necessarie per garantire la sicurezza e prevenire attività non consentite
Tuttavia molti genitori hanno protestato affermando che si tratta di una violazione della privacy
Nonostante l’assenza di denunce formali, la copertura mediatica ha portato alla temporanea disattivazione del sistema di telecamere

Molte persone considerano i bagni come uno dei pochi luoghi in cui è possibile godere della privacy al di fuori delle proprie case, anche nei luoghi più affollati. Ma se sei una ragazza che studia alla Scuola no. 1 di Bolshoy Kamen, in Russia, non puoi più godere della privacy all’interno della toilette a causa di un sistema di sorveglianza a tre telecamere che trasmette le riprese in diretta direttamente alla cabina della guardia di sicurezza.

Certo, le telecamere non offrono una visuale all’interno delle cabine dei servizi igienici, ma il solo fatto di sapere che qualcuno potrebbe osservare ogni vostra mossa in quello che dovrebbe essere lo spazio più privato della scuola è inquietante, secondo molti studenti e i loro genitori. Come si può immaginare, la decisione della scuola di implementare un sistema di telecamere a circuito chiuso all’interno del bagno delle ragazze ha suscitato parecchie critiche, soprattutto perché il bagno dei ragazzi non è monitorato allo stesso modo.

Le telecamere sono state spente temporaneamente

Sebbene i rappresentanti della scuola non abbiano spiegato perché solo il bagno delle ragazze fosse monitorato, hanno affermato che le telecamere erano necessarie per garantire che gli studenti non facessero a botte, non fumassero e non si dedicassero ad altre attività non consentite a scuola. Hanno anche insistito sul fatto che le cabine non erano monitorate, quindi tecnicamente non si tratta di un’invasione della privacy. Molti genitori delle ragazze hanno espresso il loro sdegno per la decisione della scuola sui social media, sostenendo che se i ragazzi volevano infrangere le regole, potevano farlo all’interno delle cabine dei bagni o addirittura coprire le telecamere.

Nonostante non siano state presentate denunce formali, l’ampia copertura mediatica ha costretto la scuola a spegnere temporaneamente il sistema di telecamere a circuito chiuso. Il consiglio scolastico deciderà presto se continuare a utilizzarlo o smantellarlo completamente. Il sistema di telecamere a circuito chiuso è stato generalmente criticato, ma molti abitanti del luogo erano in realtà favorevoli alle telecamere, perché impedivano ai ragazzi di compiere atti di vandalismo nella scuola appena rinnovata e li inducevano a pensare due volte prima di compiere atti di bullismo nei confronti dei compagni, fumare o fare uso di droghe.