Il mio compagno non mi capisce più. Tempo fa stavamo benissimo. Poi abbiamo voluto fare una figlia e le cose sono cambiate. Ok sapevo che sarebbe stato impegnativo, ma non immaginavo così tanto. Cioè, ci si aspetta da me solo perché sono la madre, che devo rinunciare a tutto ciò che riguarda la mia vita personale? Io non lo trovo per niente giusto. E sarebbe anche un esempio negativo per mia figlia, che imparerebbe solo a mettersi da parte. Il mio compagno Gigi usa per tutto la stessa solita scusa: lui lavora, lui fa cose per Tea, e quindi anche io dovrei pensare solo alla bambina, perché non vado più a lavorare. Ma sapete che vi dico? Che lavorare forse era meglio, nessuno mi chiedeva di rendergli conto del mio tempo. Adesso ovunque vado da sola mi chiedono tutti: “E Tea?” Ha anche un padre, fortunatamente. Io ho provato a parlare con Gigi, a dirgli che mi sento oppressa dalla routine e da tutte le aspettative che si hanno su di me come madre. Ma lui è sordo. E adesso mi vuole punire. Perché quello che mi ha detto credetemi che lo ha fatto come punizione nei miei confronti. Adesso devo pensare a come fare, io non voglio dargliela vinta.
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La nostra fan ha scelto di condividere un momento complesso della propria vita familiare, segnato da un senso crescente di incomprensione e frustrazione all’interno della relazione con il compagno Gigi. Racconta che, in passato, il rapporto tra loro era sereno e stabile, ma che qualcosa è cambiato in modo profondo dopo la nascita della loro figlia, Tea.
Consapevole fin dall’inizio che diventare madre avrebbe comportato sacrifici e nuove responsabilità, la nostra amica non si aspettava però di dover rinunciare a così tanto di sé stessa. Ciò che la ferisce maggiormente è la sensazione di essere data per scontata, come se il suo ruolo materno dovesse coincidere con la rinuncia completa alla propria vita personale. Esprime il timore che, comportandosi così, potrebbe anche trasmettere a sua figlia un messaggio sbagliato: quello che una donna, per essere madre, debba necessariamente annullarsi.
Secondo quanto racconta, Gigi giustifica la sua posizione sempre allo stesso modo: dice di lavorare, di occuparsi comunque della bambina e per questo si aspetta che lei, non lavorando attualmente, si dedichi completamente alla gestione di Tea. Ma questa visione, per la nostra follower, è profondamente sbilanciata e ingiusta.
Spiega che, paradossalmente, quando lavorava, sentiva di avere più libertà. Nessuno le chiedeva dove fosse o la giudicava per come impiegava il suo tempo. Ora, invece, ogni volta che si prende un momento per sé, viene inevitabilmente interrogata con la solita domanda: “E Tea?”, come se la responsabilità della figlia fosse solo sua. Ricorda, con tono deciso, che Tea ha anche un padre, presente e in salute.
Ha provato a comunicare con il compagno, cercando di spiegare il disagio legato alla routine e alle aspettative sociali e familiari che la schiacciano nel ruolo di madre “perfetta”. Ma, secondo il suo racconto, Gigi ha ignorato queste richieste di ascolto. Anzi, avrebbe reagito in modo punitivo, prendendo una decisione che lei interpreta chiaramente come una forma di punizione, come un modo per farle pagare il fatto di essersi espressa apertamente. Ora, la nostra fan si dice determinata a non cedere. Sente il bisogno di rimettere in discussione le dinamiche della coppia e ribadisce con fermezza di non voler “dargliela vinta”.
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