Il tifoso piu sfegatato del mondo

Sono Noemi e metto subito le cose in chiaro. Non sono tifosa di una squadra di calcio, ma nemmeno sono contraria a questo sport o a qualsiasi altro sport. Lo dico perché ogni volta che c’è una discussione tipica di questo tipo la gente mi dice che io non posso capire e robe del genere, ma io posso capire benissimo perché ho giocato a tennis per qualche anno, certo solo per convivialità, in amicizia, mai per agonismo, ma so bene cosa significa tenerci a qualcosa e a uno sport. Tuttavia il mio ex ragazzo, Fabio, era un po’ troppo fissato con il calcio. Calcolate che lui vedeva tutto, qualsiasi partita possibile. Si andava a vedere quando poteva, e cercava di fare in modo di potere a qualsiasi costo, le partite di serie b e c, a discapito di qualsiasi altra cosa nella sua vita. Che potesse essere il lavoro inventando scuse per andarsi a vedere quella o quella partita o seguirsela in tv se era importante, facendosi pure licenziare una volta (anche se poi è stato ripreso dal titolare dell’attività in cui lavora) o a discapito di me che sono la sua ragazza. Stiamo insieme da 2 anni e in questo lasso di tempo lui è stato quasi latitante perché lui è un vero tifoso, dice lui, non come quelli che farebbero finta o a convenienza. Il problema nella nostra relazione, oltre a quelli evidenti, si è venuto a creare nel momento in cui è venuta a mancare mia nonna materna e gli ho chiesto di venire da me per il pomeriggio dato che io stavo davvero male e mia madre peggio. Il problema è che c’era una partita parecchio importante da vedere e quando ha saputo il risultato non l’ha presa benissimo.

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan Noemi racconta una relazione segnata da una passione che, con il tempo, è diventata un vero ostacolo alla vita di coppia: quella del suo ex ragazzo Fabio per il calcio. Fin da subito mette in chiaro di non essere una tifosa, ma neanche una di quelle persone che non capiscono cosa significhi amare uno sport. Anzi, specifica di aver praticato il tennis per diversi anni, per piacere e in compagnia, e proprio per questo sa bene cosa vuol dire tenere davvero a qualcosa.

Il problema, però, nasce quando la passione supera ogni limite e diventa una vera e propria ossessione. Fabio, infatti, era un tifoso accanito. Non solo non si perdeva una partita della sua squadra del cuore, ma seguiva qualsiasi match, anche quelli di serie minori, e cercava in tutti i modi di essere sempre disponibile per guardarli, in presenza o in TV.

Secondo quanto racconta Noemi, questa abitudine è diventata totalizzante, al punto da influenzare negativamente ogni aspetto della vita di Fabio: arrivava persino a inventare scuse per assentarsi dal lavoro, e una volta si è anche fatto licenziare – salvo poi essere ripreso successivamente dal titolare. Ma soprattutto, a pagarne le conseguenze è stata proprio lei, la sua compagna.

Durante i due anni di relazione, Noemi racconta di averlo sentito spesso distante, quasi “latitante”, come se il calcio avesse sempre la priorità su tutto. Lui si giustificava sostenendo di essere un “vero tifoso”, diverso da quelli che lo fanno solo per moda o per convenienza.

La situazione è però esplosa definitivamente nel momento più delicato: la perdita della nonna materna di Noemi. In quel giorno particolarmente difficile, lei gli aveva chiesto semplicemente di starle vicino per qualche ora, soprattutto per supportare anche la madre, ancora più provata.

Fabio, però, ha scelto diversamente. Quel pomeriggio c’era una partita “importante” e non ha voluto rinunciarvi. Quando ha scoperto il risultato, racconta la nostra fan, ha reagito male, come se l’esito di un match potesse avere più peso del dolore che lei e la sua famiglia stavano vivendo.

Per Noemi, quello è stato il punto di rottura. Un episodio che ha messo in evidenza una verità difficile da ignorare: in quella relazione, le priorità non erano mai condivise.

Share