Il toporagno siciliano è piccolissimo ma insaziabile: divora metà del suo peso ogni giorno

Si nutre di insetti, lombrichi e occasionalmente carcasse

 

Il toporagno siciliano (Crocidura sicula) è un minuscolo mammifero insettivoro, lungo circa 10-12 centimetri e con un peso che non supera i 9 grammi. Questo animale, esclusivo della Sicilia e dell’isola di Gozo a Malta, si distingue per il suo corpo snello, il muso allungato e la coda grigia con la punta bianca. Il suo aspetto ricorda un piccolo roditore, ma in realtà appartiene all’ordine degli Eulipotifli, che comprende anche i ricci e le talpe.

La sua caratteristica più sorprendente è il metabolismo estremamente veloce: ogni giorno deve ingerire tra il 50% e il 60% del suo peso corporeo per sopravvivere. La sua dieta è costituita principalmente da insetti, lombrichi e piccoli invertebrati, ma non disdegna carcasse di animali morti, contribuendo così a mantenere pulito l’ecosistema. Per cacciare, sfrutta un olfatto molto sviluppato e vibrisse altamente sensibili, che gli permettono di individuare le prede anche al buio.

È un animale prevalentemente notturno

Il toporagno siciliano è un animale prevalentemente notturno e vive in habitat diversificati, tra cui boschi, macchie mediterranee e aree rocciose, fino a 1.800 metri di altitudine. Non scava tane proprie, preferendo rifugiarsi in anfratti naturali o in tane abbandonate da altri animali. Le femmine allevano i cuccioli senza la presenza dei maschi, che vengono tenuti lontani fino allo svezzamento della prole.

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Nonostante sia classificato come specie a basso rischio di estinzione, il toporagno siciliano è minacciato da fattori ambientali, in particolare dall’uso di pesticidi e dalla progressiva riduzione degli habitat naturali a causa dell’agricoltura intensiva. Le popolazioni presenti nelle isole minori sono particolarmente vulnerabili, poiché qualsiasi alterazione dell’ambiente può influenzare drasticamente la loro sopravvivenza. Oltre a essere un simbolo della biodiversità siciliana, il toporagno gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema, regolando le popolazioni di insetti e piccoli invertebrati. Proteggerlo significa preservare un pezzo unico della fauna locale e garantire l’equilibrio naturale del territorio.

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