Il tradimento terapeutico

“Il mio compagno mi ha tradita e pretende gli dica grazie. Io sono molto confusa. Anche il mio (anzi nostro) psicoterapeuta dice che dovrei ringraziarlo. Io spero col tempo di riuscirci. Invio alla vostra cortese attenzione questi screen di una conversazione col mio compagno. Vorrei sapere cosa ne pensate del tradimento terapeutico. Esiste davvero? Lo psicologo da cui andiamo dice di sì. Dice che c’è tradimento e tradimento e che ogni caso va analizzato, vanno viste le motivazioni, le dinamiche e dice che quello del mio compagno è, secondo lui, proprio un tradimento terapeutico, uno di quelli che fanno bene insomma. In realtà a me la cosa ha fatto molto molto male. Mi fidavo ciecamente del mio compagno, mai avrei pensato avrebbe potuto tradirmi. Lo psicologo dice che questo è un pensiero magico, qualcosa di infantile e irreale e che con questo shock io ho aperto gli occhi sul mondo e su me stessa, anche se in modo brutale. Da qui il discorso che il mio compagno mi chiede continuamente di dirgli grazie. Lo so che ha ragione, ma qualcosa mi blocca.”

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La protagonista della storia si rivolge a noi per condividere una situazione difficile che sta affrontando con il suo compagno. Dopo essere stata tradita da lui, si sente confusa e intrappolata tra le richieste del compagno e le indicazioni del loro psicoterapeuta. La protagonista ha inviato degli screenshot di una conversazione con il suo compagno, in cui lui insiste che dovrebbe dirgli grazie per il tradimento. Questa richiesta è stata complicata dal fatto che anche lo psicoterapeuta della coppia ha condiviso un concetto di “tradimento terapeutico”, sostenendo che ciò avrebbe potuto contribuire positivamente alla relazione.

Lei sta cercando di capire se il “tradimento terapeutico” è una nozione legittima. Secondo lo psicoterapeuta, esistono sfumature diverse di tradimento e ogni caso deve essere analizzato individualmente, considerando le dinamiche e le motivazioni in gioco. Tuttavia, nonostante le parole dello psicoterapeuta, la protagonista continua a lottare con le sue emozioni e il dolore causato dalla situazione.

Lei trova difficile esprimere gratitudine al compagno nonostante la comprensione del ruolo potenziale del “tradimento terapeutico”. La sua difficoltà potrebbe essere legata all’empatia e alla fiducia ferite, e potrebbe aver bisogno di più tempo per elaborare i suoi sentimenti.

La narrazione tocca una serie di tematiche complesse, inclusi il tradimento, la terapia di coppia e le dinamiche interne. La protagonista è nel pieno di una sfida emotiva e cerca una comprensione più ampia e diverse prospettive per affrontare questa situazione delicata.

“Il mio compagno è stato infedele. Ora pretende che gli dica grazie, ma io non sento questa cosa, soprattutto ora che ho scoperto certi dettagli. Abbiamo cominciato un percorso da uno psicoterapeuta che già il mio compagno conosceva. Il dottore ci ha parlato di un nuovo punto di vista. Dice di non considerare il tradimento in senso biblico, con Giuda che tradisce Gesù. Dice che tutta l’accezione negativa dell’atto del tradire viene dal cattolicesimo. Ma non è una cosa reale, è un bias (ha detto così, io non so neanche che vuol dire). Lo psicoterapeuta ci dice di guardare al tradimento come a una terapia che aiuta il partener a crescere, abbandonando le sue convinzioni magiche da bambino. Da qui lui dice che devo ringraziare il mio partner. Appena lo avrò fatto, dice, avrò concluso una fase importante del mio percorso di crescita. Io però penso che semplicemente mi fidavo del mio compagno. Sono una persona semplice, non mi facevo paranoie a priori. Magari sbagliavo… Non sapevo che fidarsi volesse dire avere un pensiero magico o essere infantili. Mi fidavo e basta e mai avrei pensato potesse tradirmi. È stata una delusione fortissima e ho provato un dolore assurdo. Una ferita al centro del petto. Lo so, lo so che dovrei ringraziare il mio compagno, ma è una cosa che mi viene difficile.”

La coppia sta intraprendendo un percorso di terapia con uno psicoterapeuta che ha presentato un punto di vista nuovo sulla questione.

Lo psicoterapeuta sostiene che la prospettiva negativa del tradimento deriva da influssi religiosi e culturali e invita la protagonista a considerare il tradimento in una luce diversa, come un’opportunità di crescita personale. Tuttavia, la protagonista si sente sconvolta dal tradimento e dalla scoperta di dettagli dolorosi, e trova difficile accettare la richiesta del compagno di esprimere gratitudine.

La protagonista esprime la sua ingenuità nel fidarsi del compagno senza aspettarsi tradimenti. Si considera una persona semplice e non propensa a paranoie. Il dolore causato dalla delusione è stato profondo e ha creato una ferita emotiva. La richiesta di ringraziare il compagno per l’infedeltà appare come un’impresa difficile da realizzare.

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