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Fino a qualche anno fa, invitare l’ex al proprio matrimonio sarebbe stato impensabile. Eppure, secondo un sondaggio del 2025 condotto da Matrimonio.com, il 30% delle coppie italiane non trova nulla di strano nell’includerlo nella lista degli invitati. Un numero sorprendente che racconta quanto i rapporti affettivi stiano cambiando, insieme al modo di concepire l’amore e la fine di una relazione.
Per alcuni è un gesto di maturità, per altri una follia degna di un reality show. Ma una cosa è certa: il tabù sta cedendo. Sempre più persone scelgono di mantenere rapporti civili con il proprio passato sentimentale, anche quando si tratta del giorno più importante della loro vita.
C’è chi parla di equilibrio emotivo, chi di evoluzione sociale. In ogni caso, l’invito all’ex non è più considerato un atto di provocazione, ma il segno di una nuova maturità. In un’epoca in cui le relazioni finiscono ma non sempre scompaiono, mantenere un legame sereno può sembrare la scelta più logica.
Secondo il sondaggio, molti lo ritengono naturale quando la rottura è avvenuta da tempo o quando si condividono amici, ricordi o figli. In fondo, la vita sentimentale oggi è meno rigida e più fluida: si chiude una storia, ma non per forza si cancella chi ne ha fatto parte.
Il cambiamento è legato anche a un dato demografico: l’età media al primo matrimonio in Italia ha raggiunto i 36 anni, come segnala l’Istat. Significa che molti sposi arrivano all’altare con un vissuto complesso, fatto di relazioni precedenti e, talvolta, di famiglie già formate.
In questo contesto, l’ex non è più un intruso ma parte di una rete affettiva più ampia. La sua presenza può persino favorire un clima disteso, soprattutto quando ci sono figli da gestire o rapporti da mantenere in equilibrio. La parola d’ordine diventa “inclusione”, anche se non tutti riescono a mandarla giù con facilità.
Il galateo tradizionale avrebbe qualcosa da ridire: l’ex al matrimonio resta un tema delicato, spesso fonte di imbarazzo o tensione. Molti italiani, infatti, considerano ancora questa scelta poco rispettosa verso il nuovo partner, o semplicemente rischiosa. L’idea di trovarsi davanti a un vecchio amore proprio durante il brindisi nuziale non è per tutti.
Eppure, la percezione sta cambiando. Sempre più coppie vedono nell’invito un segno di serenità, non di provocazione. La linea tra passato e presente si fa sottile, e le nuove generazioni sembrano pronte ad attraversarla con disinvoltura.
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Il dato del 30% non rappresenta la maggioranza, ma è un segnale chiaro: i matrimoni stanno evolvendo insieme alla società. L’idea che il passato debba restare fuori dalla festa non è più un dogma, ma una scelta personale. Oggi, l’amore si misura anche nella capacità di guardare indietro senza rancore. Così, l’ex smette di essere un fantasma da tenere lontano e diventa, in alcuni casi, un semplice ospite tra tanti. Forse un giorno non farà più notizia, ma per ora è la prova che il romanticismo moderno sa essere anche sorprendentemente razionale.
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