Fonte: Wikipedia
Il Triangolo dell’Alaska è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un episodio di X-Files, ma senza sigla accattivante. Si trova in una vasta zona dell’Alaska centrale e ha come epicentro il Monte Hayes, una montagna dall’aspetto pacifico ma dalla reputazione inquietante. Da decenni, si parla di sparizioni inspiegabili, avvistamenti UFO e – per non farci mancare nulla – possibili basi aliene nascoste sotto terra. Insomma, un perfetto mix tra mistero e thriller geopolitico.
A riaccendere le teorie ci ha pensato un documento declassificato della CIA, finito sotto i riflettori durante una seduta del Congresso degli Stati Uniti. Il documento, sostenuto anche dall’UAP Disclosure Fund, menziona tre località americane legate a fenomeni inspiegabili. Non ci sono nomi espliciti, ma i più attenti hanno puntato subito il dito verso il Monte Hayes. E come biasimarli? È da lì che partono molte delle storie più assurde, ma anche più dettagliate, legate al famigerato Triangolo dell’Alaska.
Secondo stime ufficiose – e abbastanza inquietanti – migliaia di persone sarebbero scomparse nella zona negli ultimi cinquant’anni. E non stiamo parlando di escursionisti distratti o orsi affamati: si tratta di sparizioni senza traccia, senza spiegazione e senza nemmeno una briciola di GPS. Gli abitanti locali evitano accuratamente certe zone e non è raro sentire racconti di chi ha visto “luci strane” o “rumori che non sembravano umani”.
La CIA, va detto, non ha mai confermato l’esistenza di una base sotterranea nel Monte Hayes. Ma ogni volta che esce fuori la sigla “UFO” in qualche audizione pubblica, la montagna torna nei discorsi come il parente strano a Natale: nessuno lo invita, ma si presenta lo stesso.
Tra le testimonianze più chiacchierate c’è quella di Jared Augustin, una ex guardia giurata che ha raccontato di aver visto una sfera luminosa dividersi in tre cerchi nel cielo. E, come prova, ha mostrato un video girato con il telefono. Certo, l’inquadratura è tremolante, ma questo non ha fermato i fan degli alieni dal gridare al contatto del terzo tipo. Anche un certo Wilbur, residente della zona, ha fornito un filmato a History Channel dove si vede una luce verde brillante sopra il Monte Hayes. Pochi secondi dopo, la luce scompare. Coincidenze? Magari. Ma suggestive lo sono di sicuro.
E se a tutto questo aggiungiamo un progetto segreto chiamato Stargate, gestito dalla CIA tra gli anni ’70 e il 1995, la storia diventa ancora più interessante. Uno degli esperimenti di “visione a distanza” descriveva chiaramente una base aliena situata proprio sotto il Monte Hayes. Disegni compresi. Ora, che il disegnatore avesse talento o no è secondario: resta il fatto che il Triangolo dell’Alaska continua ad attirare l’attenzione di chi cerca risposte a domande che, probabilmente, non avranno mai una risposta chiara.
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Che si tratti di coincidenze geologiche, suggestioni collettive o qualcosa che davvero sfugge alle nostre tecnologie, il Triangolo dell’Alaska resta un punto caldo per teorie e sospetti. A ogni nuova rivelazione, e a ogni documento declassificato, si riaccende il dibattito. E il Monte Hayes, silenzioso e imperturbabile, continua a svettare su uno dei misteri più intriganti degli Stati Uniti. Una cosa è certa: se gli alieni esistono, hanno davvero scelto un posto difficile da raggiungere.
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