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La crema solare è una benedizione per la pelle, ma se usata come un’armatura quotidiana contro ogni raggio UV può diventare un’arma a doppio taglio. Lo dimostra il caso di una donna cinese che, per essersi schermata dal sole con eccessivo zelo, ha finito per fratturarsi un osso semplicemente girandosi nel letto.
Il fatto è avvenuto a Chengdu, dove i medici dell’ospedale di medicina tradizionale XinDu hanno diagnosticato un’osteoporosi avanzata in una paziente di 48 anni. La causa? Un’estrema carenza di vitamina D dovuta a un’evitata esposizione solare praticamente totale, iniziata fin dall’infanzia. A peggiorare il quadro, l’abitudine di coprirsi sempre e l’uso compulsivo di protezione solare, come se fosse un filtro magico contro il male.
Secondo i medici cinesi, il problema è più diffuso di quanto si pensi. In alcune culture, il culto della pelle chiara spinge molte donne a evitare il sole in modo maniacale. Ma la pelle bianca ha un prezzo, soprattutto quando a rimetterci sono le ossa, che con l’età cominciano naturalmente a perdere densità.
Il direttore del reparto di chirurgia ortopedica dell’ospedale universitario di Guangzhou ha sottolineato come, a partire dai 30 anni, il corpo perda ogni anno circa l’1% della massa ossea. Senza vitamina D e una sufficiente esposizione al sole, il calcio non viene assorbito correttamente e il rischio di fratture aumenta, anche nei gesti più banali. Come, appunto, girarsi nel letto per dormire meglio.
Il sole non è solo il nemico numero uno delle rughe, è anche la principale fonte di vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario e per la salute delle ossa. Usare la crema solare in spiaggia o durante le escursioni è una scelta saggia, ma rinunciare totalmente alla luce del giorno può essere pericoloso.
Il caso ha fatto discutere molto sui social cinesi, dove alcuni utenti hanno collegato la vicenda agli standard estetici sempre più rigidi. Inseguire un ideale di bellezza può diventare un boomerang, specie se si sacrificano salute e funzionalità del corpo in nome della carnagione perfetta.
I medici suggeriscono un’esposizione moderata al sole, anche solo per 15 minuti al giorno, magari senza crema nelle ore meno intense. Basta poco per stimolare la produzione naturale di vitamina D senza rischiare scottature. In alternativa, esistono anche integratori, ma dovrebbero essere prescritti da un professionista.
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Il punto non è demonizzare la protezione solare, ma capire che l’uso eccessivo può causare effetti indesiderati. L’equilibrio è la chiave per proteggere la pelle senza compromettere le ossa. In fondo, un po’ di sole – preso con criterio – non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, può prevenire situazioni assurde come rompersi una costola per essersi girati male nel letto.
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