Trovati 5 discendenti ancora in vita di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci DNA ha discendenti ancora in vita: una stirpe lunga ventuno generazioni

 

Quando si dice “genio di famiglia”, di solito è un’espressione retorica. Ma nel caso di Leonardo da Vinci potrebbe esserci qualcosa di più concreto. Dopo oltre trent’anni di ricerche tra archivi, ossa e laboratori, la scienza è riuscita a ricostruire il profilo genetico del celebre artista e inventore rinascimentale. E la sorpresa non è solo nel DNA, ma anche nel fatto che esistano ancora dei discendenti viventi.

A condurre questa impresa a metà strada tra CSI e storia dell’arte sono stati Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, con il supporto di genetisti dell’Università di Firenze e altri enti scientifici internazionali. L’obiettivo era tanto ambizioso quanto affascinante: confermare la discendenza maschile diretta attraverso il cromosoma Y, quel frammento di DNA che si tramanda di padre in figlio come un testimone di famiglia.

Discendenti di Leonardo da Vinci: la prova del cromosoma Y

Il risultato? Su sei discendenti in linea maschile analizzati, cinque sono ancora vivi e vegeti. Vivono in Toscana, hanno tra i 40 e i 90 anni e, a quanto pare, condividono lo stesso cromosoma Y che potrebbe essere appartenuto anche a Leonardo. Un dettaglio genetico che basta per parlare di continuità biologica tra il genio del Rinascimento e questi eredi del XXI secolo.

Il progetto, noto come Leonardo DNA, ha previsto anche scavi nella Chiesa di Santa Croce a Vinci, dove si sospetta si trovino i resti di alcuni familiari di Leonardo. Qui gli archeologi hanno recuperato ossa datate al radiocarbonio, compatibili con la linea maschile da Vinci. Il prossimo passo sarà confrontare questi resti con il DNA dei discendenti attuali per confermare l’albero genealogico in modo definitivo.

Albero genealogico di Leonardo: 21 generazioni e tanta pazienza

Non è stato un lavoro da poco. L’albero genealogico tracciato da Vezzosi e Sabato parte dal 1331 e attraversa ventuno generazioni. Un intreccio di oltre 400 persone, tra figli legittimi, fratellastri e mercanti d’altri tempi, che ha permesso di identificare anche il fratellastro Domenico Benedetto, figura chiave per collegare Leonardo agli eredi odierni.

Il tutto è stato documentato nel libro “Geni’a Da Vinci”, un volume che fonde genealogia, genetica e un pizzico di detective story. E che non si ferma al laboratorio: gli autori hanno anche mappato sette residenze storiche della famiglia e identificato due proprietà appartenute direttamente a Leonardo, sempre nel borgo di Vinci.

Il DNA di Leonardo da Vinci: nuove piste su madre e manoscritti

La ricerca ha poi acceso i riflettori sulla figura della madre di Leonardo, Caterina, ipotizzata da alcuni documenti come una schiava al servizio di una famiglia fiorentina. Se confermato, questo dettaglio aprirebbe nuovi scenari sulle origini culturali del genio.

Ma le ambizioni del progetto non finiscono qui. Si punta anche a confrontare tracce biologiche trovate su manoscritti, opere d’arte e oggetti personali per associare con certezza il DNA recuperato ai resti di Leonardo. In altre parole, si potrebbe davvero mettere la scienza al servizio dell’arte in modo definitivo.

Il progetto sta per diventare un film

Il progetto ha già attirato l’interesse internazionale e sta per diventare un documentario e un film. Del resto, cosa c’è di più cinematografico di una caccia al DNA lunga secoli? La genetica diventa così non solo strumento di ricerca, ma anche mezzo per riscrivere la biografia di uno dei più grandi personaggi della storia.

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Leonardo, insomma, continua a sorprenderci. Non solo per le sue invenzioni, ma anche per un’eredità biologica che la scienza moderna sta finalmente portando alla luce. E chissà, magari il prossimo test sul cromosoma Y sarà quello che metterà la parola fine a uno dei misteri più affascinanti della storia.

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