Tutta colpa del glutine

Non sono celiaca, ma mangio senza glutine. Il ragazzo con cui esco si è comportato da ST. Ma ho scoperto perché. Dovevo andare a cena con un ragazzo conosciuto online. Abbiamo chattato per settimane prima di questa serata e mi sono trovata benissimo, apprezzando la sua cultura e intelligenza. Ci siamo visti una volta poi ed è stato carino. Lui è un bel ragazzo. Mi ha attratta il suo modo di vestire: scarpe da ginnastica giganti, maglietta nera con dito medio, e bicicletta (sì è venuto all’appuntamento in bicicletta). Insomma il tipo mi è piaciuto. Adesso prima del nostro secondo appuntamento sto scoprendo cose abbastanza eccessive di lui. Nel giro di una chat ci siamo messi più a nudo che se non avessimo fatto l’amore per la prima volta. Sarà perché sono una psicologa, sarà perché mi sento un caso umano io in primis, non lo so. Ma sono sempre stata attratta dalle persone problematiche. Non mi fraintendete. Non mi interessano quelle persone che hanno un problema e dicono di essere perfette. Non mi interessano quelle persone che hanno ducento mila miliardi di nevrosi e non ci lavorano. Mi piacciono le persone sbagliate che si impegnano a fare in modo che le cose migliorino. Mi piacciono tantissimo. Di certo Sergio, il ragazzo con cui sto uscendo, ha dato sfoggio di tutte le sue nevrosi all in. Nessuna sorpresa. Nessuno aspettare almeno il terzo appuntamento. No, diretto, subito qui e ora. Chiunque lo avrebbe sbolognato alla velocità della luce. E io? Che ho fatto?

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La nostra fan ha voluto condividere una conversazione molto particolare avvenuta con un ragazzo conosciuto online, raccontando una situazione che si è rapidamente trasformata da promettente a surreale. Nonostante non sia celiaca, specifica fin da subito che segue un’alimentazione senza glutine, dettaglio che — inaspettatamente — ha avuto un ruolo nel comportamento del ragazzo, che lei definisce con un’espressione piuttosto netta: “da ST”. Solo successivamente, però, ha scoperto il motivo di quell’atteggiamento.

La nostra follower racconta di aver iniziato a chattare con questo ragazzo, Sergio, per diverse settimane prima di vederlo di persona. I primi scambi sono stati piacevoli, lui si è mostrato colto, intelligente, brillante. Al primo incontro si è presentato in bicicletta, con scarpe da ginnastica appariscenti e una maglietta nera con un dito medio stampato sopra. Uno stile che l’ha subito colpita e affascinata. Il ragazzo le è sembrato autentico, fuori dagli schemi, e decisamente interessante.

Tuttavia, prima del secondo appuntamento, le cose hanno preso una piega inaspettata. La conversazione si è fatta subito profonda, quasi intima, tanto da lasciarla sorpresa. Il livello di confidenza raggiunto in chat è stato tale da superare, secondo le sue parole, quello di una prima volta sotto le lenzuola. Da psicologa, si è ritrovata a riflettere sulla propria attrazione per le persone problematiche — non nel senso di chi si lamenta o si nasconde dietro le proprie nevrosi, ma di chi mostra le proprie fragilità e lavora attivamente per migliorarsi.

Sergio, però, ha mostrato tutto e subito. Nessun filtro, nessuna gradualità. Ha messo sul tavolo ansie, insicurezze, pensieri distorti e forse anche qualche comportamento sopra le righe. Una persona che molti, secondo la nostra fan, avrebbero allontanato immediatamente. Ma lei, invece, si è trovata coinvolta, combattuta, e in qualche modo incuriosita.

Quella che poteva essere una semplice uscita si è trasformata in una sorta di analisi emotiva in tempo reale. Il ragazzo ha tirato fuori tutto, senza aspettare neppure il secondo appuntamento, e lei si è ritrovata di fronte a un bivio: chiudere tutto oppure restare a vedere cosa sarebbe successo dopo.

La conversazione che ha allegato mostra l’evoluzione di questo strano incastro emotivo. Una storia fuori dal comune, che la nostra amica ha scelto di condividere perché, forse, in mezzo al caos, qualcosa di vero si può ancora trovare.

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