Amadeus guadagna un bo-o e io mi devo sen0re dire poveraccio dalla mia compagna. Non so se reggo. Io c’ho avuto sempre il sogno di fare lo scri-ore. Mi piace scrivere e leggo molto. Lavoro per una certa agenzia e scrivo qualche annunce-o, faccio qualche bloggeAno, qualche affissione e insomma quello che serve per campare coniugando la mia passione per la scri-ura col dovere 0rare su du spicci. Ma la mia compagna vuole di più. È un mondo in cui sembra facile fare i soldi. Fai il pagliaccio su internet, fai du balleA, 0 inven0 du gag e fai i soldi. Dobbiamo davvero vendere la nostra anima, bruciarla sull’altare del dio denaro? Io c’ho un sogno che è vedere pubblicato il mio romanze-o, su cui lavoro da qualche anno. So che ora con chatGPT e questa merd** ar0ficiale pare che quello che esce dar cul** vale più di quello che esce dal cervello di una persona, dai suoi pensieri, dalla sua immaginazione. Io me devo piegà a un mondo fa-o così? Non so se reggo. Questa è la storia di come la mia compagna vuole che venda la mia anima.
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
Il nostro fan ha deciso di condividere con la community uno sfogo sincero e doloroso, mostrando il peso delle aspettative e delle pressioni esterne sul proprio sogno personale.
Racconta che ha sempre avuto il sogno di fare lo scrittore, una passione che coltiva leggendo molto e dedicandosi alla scrittura ogni volta che può. Al momento lavora per un’agenzia, scrivendo annunci, blog, affissioni e contenuti vari, un modo per conciliare la passione con la necessità di guadagnarsi da vivere, anche se, come dice lui, “su du spicci”.
Il problema arriva quando si confronta con la sua compagna, che desidera di più e vuole di più dalla vita, vedendo nel mondo di oggi l’apparente facilità con cui si possono fare soldi: basta fare “due balletti” su internet, “due gag” o “il pagliaccio” sui social per guadagnare velocemente. Lui si interroga con amarezza: “Dobbiamo davvero vendere la nostra anima, bruciarla sull’altare del dio denaro?”
Il fan spiega che il suo vero sogno è vedere pubblicato il romanzo a cui lavora da anni, un’opera frutto della sua immaginazione, dei suoi pensieri e della sua interiorità, in un’epoca in cui sente che il valore della creatività umana viene calpestato da contenuti veloci e dall’intelligenza artificiale, che fanno sembrare che ciò che “esce dar cul** valga più di ciò che esce dal cervello”.
Si chiede se sia costretto a piegarsi a un mondo che sembra dare valore solo a ciò che porta soldi facili, svendendo la propria anima pur di compiacere un mercato che non ha pazienza per chi coltiva sogni autentici, come scrivere un libro.
Conclude raccontando che questa è la storia di come la sua compagna vorrebbe che vendesse la sua anima, mentre lui si sente in conflitto, stanco e confuso, domandandosi se potrà resistere a questo mondo che sembra misurare tutto con il denaro, anche la dignità e la bellezza dei sogni veri.
Share