L’università della terza età

“Ciao, il mio nome è Vanessa e sono la mamma di Lorenzo, un ragazzo di 20 anni che quest’anno si è iscritto al primo anno di università. Dopo aver trascorso una vita di sacrifici e tanto lavoro, quest’anno anche io ho deciso di iscrivermi all’università, così da coronare il mio sogno della laurea. Ma mio figlio non è per niente felice di questa mia decisione, e ogni occasione è utile per affossarmi e farmi sentire poco apprezzata in ciò che sto facendo. Andare d’accordo con lui sta diventando sempre più complesso, ma mi sono promessa che non cercherò più la sua benedizione, aspetterò buona e zitta che comprenda quanto sua mamma gli vuole bene e che sto facendo questo anche per insegnarli che nella vita non è mai troppo tardi che coronare i propri sogni.”

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Vanessa è una madre di 42 anni che ha sempre lavorato duramente per garantire un futuro a suo figlio Lorenzo, un ragazzo di 20 anni iscritto al primo anno di università. Dopo anni di sacrifici e rinunce, ha finalmente deciso di prendersi il proprio spazio e realizzare un sogno che custodiva da tempo: iscriversi all’università e conseguire una laurea.

Per lei non è solo un traguardo personale, ma anche un messaggio per suo figlio e per chiunque la circonda: nella vita non è mai troppo tardi per inseguire le proprie ambizioni. Si aspettava di ricevere supporto e magari un po’ di orgoglio da parte di Lorenzo, ma invece ha trovato tutt’altro. Suo figlio, anziché essere felice per lei, ha iniziato a criticarla e a renderle tutto più difficile, quasi come se vivesse la sua scelta come una minaccia o un’ombra sulla propria esperienza universitaria.

Ogni occasione sembra essere buona per sminuirla e farla sentire fuori posto, come se fosse troppo tardi per lei per studiare e come se il suo ruolo di madre dovesse escludere ogni possibilità di crescita personale. Questa situazione ha reso il loro rapporto più teso e difficile, portando Vanessa a interrogarsi sul perché Lorenzo non riesca a capire quanto questa opportunità sia importante per lei.

Nonostante il dolore e la delusione, Vanessa ha deciso di andare avanti per la sua strada, senza più aspettarsi l’approvazione di suo figlio. È convinta che, con il tempo, Lorenzo comprenderà il valore della sua scelta e capirà che tutto ciò che sta facendo non è solo per se stessa, ma anche per insegnargli con l’esempio che la determinazione e il coraggio di mettersi in gioco non hanno età.

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