sono una donna di 32 anni e vorrei far leggere questi screen ai vostri lettori. Io lavoro in smartworking praticamente da quando c’era il covid, perciò mi sono abituata alla mia routine di casa. Però negli ultimi tempi mi sono aumentate le responsabilità e di conseguenza a volte mi ritrovo anche a fare 9 e passa ore al computer per riuscire a coordinare tutto e questo mi crea un forte disagio in casa, perché sono da sola e le faccende varie mi portano via comunque un po’ di tempo. Quando ho saputo che per la prima volta il mio moroso avrebbe preso le ferie quasi tutto il mese di agosto, la prima cosa che gli ho chiesto è di venire a stare da me per darmi una mano. La prendevo quasi per una cosa scontata, ma la sua reazione mi ha lasciata molto delusa e arrabbiata, soprattutto per la superficialità con cui mi ha trattato.
Leggete pure e ditemi se è normale parlare così alla propria morosa in un momento in cui ha bisogno soltanto di una mano per stare meglio, perché si sa che in estate è anche più difficile fare tremila cose con il caldo. A questo punto mi chiedo: ma a che età gli uomini diventano adulti reponsabili??
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
La nostra fan, una donna di 32 anni, ha deciso di condividere con i lettori una situazione che le ha causato disagio e delusione, legata sia al lavoro che alla relazione con il proprio compagno. Da diversi anni lavora in smartworking, modalità iniziata durante il periodo del Covid, e nel tempo si è abituata a una routine casalinga che le permette di gestire impegni professionali e vita domestica. Tuttavia, di recente le sono state affidate maggiori responsabilità e questo ha comportato un incremento significativo delle ore davanti al computer, arrivando anche a superare le nove ore al giorno.
Il tempo da dedicare alle faccende domestiche, nonostante l’impegno lavorativo, resta necessario e, vivendo da sola, la nostra follower si trova spesso in difficoltà nel conciliare tutto. È in questo contesto che ha appreso che il suo compagno avrebbe avuto a disposizione quasi tutto il mese di agosto per le ferie. Di fronte a questa notizia, la sua reazione è stata spontanea: ha chiesto al partner di andare a vivere da lei per qualche tempo, con l’obiettivo di ricevere un supporto concreto nella gestione quotidiana.
La risposta ricevuta, però, è stata per lei motivo di grande delusione. Si aspettava comprensione e disponibilità, ma ha percepito un atteggiamento distaccato e superficiale, che l’ha fatta sentire ignorata nei suoi bisogni. La nostra amica racconta di essere rimasta colpita soprattutto dal tono con cui il compagno ha affrontato la richiesta, che per lei rappresentava un’esigenza reale, aggravata dal caldo estivo e dal carico mentale accumulato.
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