“Mi chiamo Iolanda e credo che la vita nei confronti delle persone povere sia davvero estenuante. Ogni giorno dobbiamo combattere contro chi ci decide, chi ci vuole escludere dalla quotidianità, un po’ com’è successo a me. Solo che io mi sono sentita esclusa ed emarginata dal mio stesso fidanzato, che ha deciso di mettere le cose in chiaro. Vi spiego noi stiamo insieme da circa otto mesi, abbiamo trascorso il Natale insieme alle nostre famiglie per la prima volta e adesso è il turno della Pasqua. Così per rispetto ho deciso di fare un pensierino a sua sorella e alla sua famiglia, ovviamente nel rispetto delle mie possibilità economiche. Ma questo per lui non è stato sufficiente, anzi, mi ha deriso e non fatta sentire alla sua altezza ..”
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La nostra fan Iolanda ha voluto raccontare un episodio che l’ha fatta sentire profondamente ferita e umiliata. Nella sua testimonianza, spiega come la vita per chi si trova in condizioni economiche difficili sia una continua lotta, soprattutto quando ci si scontra con atteggiamenti che escludono e giudicano.
Da circa otto mesi Iolanda è legata sentimentalmente al suo compagno e, per la prima volta, hanno condiviso insieme le festività natalizie con le rispettive famiglie. Con l’avvicinarsi della Pasqua, la nostra amica ha deciso di compiere un gesto di cortesia verso la famiglia di lui: un piccolo pensiero rivolto alla sorella e ai suoi familiari, un gesto fatto con affetto e nel rispetto delle sue possibilità economiche.
Quello che Iolanda non si aspettava è stata la reazione del suo fidanzato. Invece di apprezzare il gesto, lui ha deriso il suo regalo e le ha fatto sentire di non essere all’altezza della situazione. La nostra fan racconta con amarezza quanto si sia sentita esclusa e svalutata, non solo da uno sguardo esterno o da un contesto sociale, ma proprio dalla persona che dovrebbe sostenerla e comprenderla.
L’episodio ha lasciato in Iolanda un forte senso di ingiustizia e un dolore profondo, legato non tanto al valore materiale del gesto, quanto all’umiliazione subita da chi avrebbe dovuto accogliere e valorizzare la sua presenza, indipendentemente dalle sue condizioni economiche.
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