Vado a vivere all’estero

Mi chiamo Sandra e da poco ho ricevuto una notizia meravigliosa: ho trovato lavoro – il lavoro che ho sempre sognato!! – all’estero! A breve mi trasferirò in Svezia. Questa è l’occasione della mia vita, quella che aspettavo da tempo: sono felicissima e non vedo l’ora di partire!! Quando ho dato la notizia in famiglia sono stati tutti felici per me tranne mio padre. Dovete sapere che mio padre è una persona molto, diciamo, particolare: lui si vede al centro del mondo e ritiene che ogni decisione sia da discutere con lui.. di fatto non ha mai accettato che io diventassi adulta e mi facessi la mia vita. Ora io ho 24 anni e ritengo che le scelte che faccio riguardino solo me.. ma naturalmente per lui non è così: mi tratta ancora come fossi una bambina… una bambina stupida per di più!! A questo si aggiunge il fatto che fa sempre la vittima: lui e mia mamma sono giovani, mio papà ha 60 anni e mia mamma 58 anni, ma secondo lui loro sono “anziani” e io dovrei impostare la mia vita a fargli da badante… badante di cui, per altro, manco hanno bisogno dato che stanno benissimo di salute!! Comunque mio padre non si arrende e mi tormenta per il mio imminente trasferimento, ogni giorno ne ha una nuova: leggete la nostra ultima conversazione…

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Una nostra fan di nome Sandra ha voluto raccontare un momento molto importante della sua vita, segnato da una grande notizia e da una reazione familiare che, purtroppo, non è stata quella che si aspettava. L’amica ha infatti ricevuto un’offerta di lavoro all’estero, in Svezia, un’occasione che definisce come il sogno di una vita. Dopo anni di studio e impegno, finalmente potrà trasferirsi e iniziare la carriera che ha sempre desiderato.

Nel suo racconto, la nostra fan spiega di essere al settimo cielo per questa novità e di non vedere l’ora di partire. Quando ha condiviso la notizia con la famiglia, tutti si sono mostrati felici per lei, tranne una persona: suo padre. Racconta che il padre ha reagito in modo negativo, trasformando quella che per lei era una conquista in una fonte di tensione quotidiana.

Sandra descrive il padre come un uomo molto particolare, abituato a voler avere sempre l’ultima parola su tutto. È convinto, racconta lei, di dover essere coinvolto in ogni decisione che riguarda la figlia e non ha mai accettato del tutto che lei sia ormai adulta e autonoma. Spiega che, nonostante abbia 24 anni, lui continua a trattarla come una bambina, spesso anche con un tono di superiorità che la fa sentire sminuita.

A questo atteggiamento si aggiunge un altro aspetto del carattere paterno: la tendenza a fare la vittima. Sandra scrive che i genitori sono ancora giovani e in ottima salute — il padre ha 60 anni e la madre 58 — ma lui continua a definirsi “anziano” e a farle pesare il fatto che, andando via, li lascerebbe soli. Secondo il padre, la figlia dovrebbe restare vicino a loro e impostare la sua vita in modo da potersene prendere cura, come se fosse una sorta di badante, anche se non c’è alcuna reale necessità.

Negli ultimi giorni, racconta la nostra fan, la situazione è peggiorata: il padre continua a tormentarla con nuove scuse per farla desistere dal trasferimento. Ogni giorno, dice, trova un nuovo motivo per opporsi alla partenza: dal freddo svedese alle difficoltà di vivere da sola, fino ai rischi di essere “lontana dalla famiglia”.

Sandra conclude spiegando che, nonostante le pressioni, non intende rinunciare a questa opportunità. Condivide la loro ultima conversazione per far capire quanto sia difficile affrontare un genitore che non riesce a vedere la felicità della propria figlia, ma solo la propria paura di perderla.

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