Vecchi compagni di classe

Mi chiamo Luca e vi seguo da tantissimo tempo. Proprio per questo ho deciso, dopo aver intrattenuto questa spiacevole conversazione, di mandare gli screen a voi e condividere così un episodio che, secondo me, in generale, è più frequente di quanto di possa pensare. Qualche giorno fa, ho incontrato al bar un mio vecchio compagno di classe con il quale non ho mai avuto chissà che rapporti; anzi, cercavo di tenermi ben lontano da lui ai tempi del liceo. Questo perché lui e altri tre o quattro della classe mi prendevano sempre di mira, essendo io un ragazzo tranquillo, che non dava mai problemi e che di certo non rispondeva alle loro provocazioni. Insomma, per loro ero lo sfigato di turno. Quindi, ovviamente, nessuno si sarebbe mai aspettato da me grandi cose. E, in effetti, non sono di certo un magnate, ma negli anni, con tanta fatica, lavoro e sacrifici, mi sono costruito la mia azienda che, per fortuna, va molto bene. Quando ho incontrato Giuseppe, lo stupore e il giudizio nei suoi occhi erano ben visibili. Non si aspettava che il povero sfigato Luca fosse diventato proprietario di un’azienda. Dopo quell’incontro mi ha scritto per farmi delle richieste e io… Beh, non ci ho più visto.

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Il nostro fan Luca ha deciso di condividere una storia personale che, come lui stesso scrive, probabilmente riguarda più persone di quanto si possa pensare. Un episodio che nasce da un incontro del tutto casuale, ma che ha riportato a galla vecchie ferite mai del tutto guarite.

Qualche giorno fa, Luca ha incrociato in un bar un suo ex compagno di classe, Giuseppe. Uno di quei nomi che, per chi ha vissuto certi anni con fatica, è impossibile dimenticare. Al liceo, Giuseppe e altri tre o quattro ragazzi lo prendevano costantemente di mira: insulti, prese in giro, esclusione. Il motivo? Luca era un ragazzo tranquillo, riservato, che non rispondeva alle provocazioni. In altre parole, l’obiettivo perfetto per chi aveva bisogno di sentirsi superiore a spese altrui.

Quel ragazzo “sfigato”, come veniva etichettato allora, oggi è un uomo che, grazie al lavoro e a molti sacrifici, ha costruito una propria azienda. E a quanto pare, le cose vanno molto bene. Non è un magnate, dice, ma ha raggiunto risultati di cui può essere fiero. Ed è proprio questo che ha spiazzato Giuseppe: lo sguardo stupito e il giudizio celato a fatica negli occhi di chi non si sarebbe mai aspettato nulla da lui erano evidenti.

Ma la vera sorpresa è arrivata dopo. Giuseppe ha deciso di scrivergli, chiedendogli favori e, con una certa faccia tosta, cercando di “riattaccare” rapporti mai esistiti davvero. Luca, davanti a quella sfacciataggine, non ci ha più visto. Troppe umiliazioni, troppo tempo passato a ingoiare in silenzio, troppo facile oggi spuntare con un messaggio come se nulla fosse successo.

Condividendo questa esperienza, il nostro fan vuole anche lanciare un messaggio più ampio: le parole, gli atteggiamenti, le ferite che si causano a scuola possono lasciare tracce profonde. Ma anche chi viene sottovalutato, preso in giro o ignorato può, con il tempo, dimostrare di valere molto più di quanto certi “Giuseppe” abbiano mai immaginato.

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