Fonte: Twitter
Dimenticate la fantascienza, le auto volanti e le cabine telefoniche spaziali. La scienza ci dice che il viaggio nel tempo è possibile, ma con meno effetti speciali. Non ci sono fulmini, portali o stranezze da film, ma un po’ di fisica, qualche formula di Einstein e due orologi atomici imbarcati su un volo commerciale. Nel 1971, i fisici Joseph Hafele e Richard Keating hanno deciso di mettere alla prova la teoria della relatività speciale. Hanno preso due orologi ultra-precisi e li hanno caricati su due aerei, facendoli volare in direzioni opposte rispetto alla rotazione terrestre. Al ritorno, hanno confrontato i dati con quelli degli orologi rimasti a terra.
Il risultato? Il tempo si è comportato esattamente come previsto da Einstein: l’orologio sull’aereo che volava contro la rotazione ha perso una frazione di secondo, mentre quello che volava a favore ne ha guadagnata un’altra. Un viaggio nel tempo, sì, ma solo di qualche centesimo di secondo. Per molti è deludente, per la scienza è un punto fermo.
Non sarà un salto nell’antica Roma o una visita al futuro post-apocalittico, ma è comunque una prova concreta. La teoria della relatività ci insegna che il tempo non è un’unità fissa per tutti, bensì qualcosa che cambia a seconda della velocità e del campo gravitazionale. In parole povere, più si va veloci, più il tempo rallenta per chi si muove.
Ecco perché gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale invecchiano tecnicamente più lentamente di noi, anche se solo di una frazione infinitesimale. La stessa logica vale per gli orologi sugli aerei: spostandosi a velocità diverse e in contesti gravitazionali differenti, i dispositivi hanno vissuto letteralmente un tempo diverso.
La NASA lo conferma: stiamo già viaggiando nel tempo, solo che lo facciamo alla velocità di un secondo al secondo. Non è granché per chi sogna di saltare interi decenni, ma tecnicamente ci stiamo già muovendo lungo la linea temporale.
Il sogno del viaggio nel tempo, dunque, non è del tutto irrealizzabile. Anzi, secondo le leggi della fisica è plausibile viaggiare verso il futuro, se si riuscisse a raggiungere velocità prossime a quella della luce. Il problema è la tecnologia: le nostre auto non sono ancora alimentate da plutonio e i razzi hanno limiti piuttosto severi.
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Il futuro potrebbe portarci mezzi più avanzati e una comprensione più precisa dello spazio-tempo. Ma per ora, dobbiamo accontentarci dei risultati degli esperimenti. Gli scienziati continuano a studiare le possibilità offerte dalla fisica, esplorando le frontiere del tempo con i piedi ben piantati per terra (o per aria, nel caso degli orologi volanti). Anche se non possiamo ancora cambiare il passato o visitare epoche future, sapere che il tempo può essere manipolato è già un passo. Un piccolo passo per l’uomo, ma un enorme salto… di qualche millisecondo.
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