Perché in viaggio non si riesce ad andare in bagno?

Si chiama “stitichezza del viaggiatore”

 

La “stitichezza del viaggiatore” è un disturbo comune che molte persone sperimentano durante viaggi o vacanze. Questo fenomeno è causato principalmente dal cambiamento delle abitudini quotidiane, inclusi orari e alimentazione, che influenzano negativamente la regolarità intestinale. Durante i viaggi, l’organismo subisce diversi fattori di stress, come il cambio di fuso orario, l’ansia pre-partenza e la disidratazione dovuta a spostamenti lunghi o all’esposizione prolungata all’aria condizionata, come negli aerei.

L’intestino è un organo abitudinario e quando si modifica la routine, come accade durante i viaggi, può reagire rallentando il transito intestinale. La disidratazione è uno dei fattori principali che contribuiscono alla stitichezza: bere meno acqua e perdere più liquidi attraverso il sudore e l’urina riduce la quantità di acqua nelle feci, rendendole più dure e difficili da espellere. La riduzione dei movimenti fisici, come stare seduti per molte ore durante i viaggi, peggiora ulteriormente la situazione, ostacolando la motilità intestinale.

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Come evitare questo problema

Un altro aspetto che incide è il cambiamento nell’alimentazione. Durante una vacanza, spesso si consuma cibo diverso, più ricco di grassi, zuccheri e alcol, che rallenta la digestione. Inoltre l’alcol e il caffè, bevande tipiche in vacanza, possono aggravare la disidratazione a causa dei loro effetti diuretici. Per prevenire o ridurre la stitichezza del viaggiatore, si possono adottare alcune strategie. È importante mantenere una buona idratazione bevendo acqua a sufficienza e consumare cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura, che favoriscono la regolarità intestinale. Fare attività fisica, anche semplice come una camminata, stimola la motilità intestinale. Moderare il consumo di alcol e caffeina aiuta a evitare la disidratazione. Infine, è fondamentale non ignorare lo stimolo ad andare in bagno, poiché ritardare il momento di liberarsi può peggiorare il disturbo, portando a un ulteriore indurimento delle feci.

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