Il villaggio in cui devi rimuovere l’appendice prima di trasferirti

Un piccolo villaggio non molto ospitale: Villa Las Estrellas

 

Trasferirsi in una nuova città può sempre essere difficile mentre ci si adatta al nuovo ambiente. Ma trasferirsi in un piccolo villaggio come quello di Villa Las Estrellas, sull’isola di King George in Antartide, può esserlo ancora di più. Non solo ti dovrai preparare a temperatura da brivido, ad una vita sociale pressoché inesistente e all’assenza di ristoranti. C’è infatti un altro requisito essenziale per traslocare qui. Bisogna subire un’operazione per rimuovere l’appendice prima di venirci a vivere.

Il motivo è presto detto: l’assistenza sanitaria è estremamente limitata. L’ospedale più vicino, secondo la BBC, è infatti a oltre 960 km di distanza dall’insediamento cileno. Se è vero che ci sono medici che soggiornano nella base di ricerca per garantire le cure minime indispensabili, non è assicurato che ci sia un chirurgo in grado di trattare l’appendicite, che richiede un intervento chirurgico rapido. Per questo motivo tutti i residenti che si trasferiscono qui devono sottoporsi a un’appendicectomia preventiva per evitare situazioni di vita o di morte.

Niente cani e temperature anche fino a -47°C

Villa Las Estrellas ha un gruppetto di case, insieme a una scuola, una biblioteca, un ufficio postale, una stazione radio, una banca e un supermercato. È uno dei pochi insediamenti in Antartide dove alcune persone vivono per anni, anche se le donne sono invitate a non rimanere incinte mentre sono lì. Per lo più sono ricercatori e personale dell’aeronautica o della marina cilena a comporre le 100 persone della base, ma quelli con contratti a lungo termine spesso portano le loro famiglie.

Leggi anche: Ecco com’è vivere in uno dei posti più freddi della Terra

Tuttavia le condizioni ambientali non sono molto favorevoli, dato che le temperature scendono fino a -47°C. Per questo gli abitanti sono invitati a stare al chiuso per non trovarsi in circostanze pericolose. La gente sull’isola vive all’aperto dunque principalmente solo durante l’estate. Non si possono nemmeno portare cani, che sono vietati per evitare che si diffondano malattie infettive alla fauna selvatica. È raro anche vedere la consegna di verdure fresche, ma quanto meno c’è la compagnia di amichevoli pinguini, presenti in abbondanza grazie alle leggi che impediscono di cacciarli.

Share