Lui vince 88 milioni al Superenalotto: la ex moglie vuole la metà (e forse ha pure ragione)

La moglie chiede i soldi del Superenalotto e lui potrebbe pure doverli cedere

 

Immaginate la scena: un uomo di Napoli, in trasferta a Roma, compra un biglietto del Superenalotto e vince 88 milioni di euro. Sembra l’inizio di una favola, ma invece si trasforma in una battaglia legale degna di un film. Perché? Perché la ex moglie (ancora tecnicamente moglie, visto che la separazione era in corso) ha deciso che metà di quei soldi sono anche suoi. E la legge, a quanto pare, potrebbe darle ragione.

La coppia era sposata in regime di comunione legale, il che significa che tutto ciò che viene acquisito durante il matrimonio è considerato proprietà comune. E sì, anche una vincita al Superenalotto rientra in questa categoria. La Cassazione ha già stabilito in passato che gratta e vinci, lotterie e slot machine non sono esenti dalla divisione in caso di separazione.

Come ha scoperto la moglie della vincita al Superenalotto

La donna, un’estetista di Rovigo, aveva già avviato l’iter per la separazione quando ha scoperto la vincita del marito. Come? Intercettando alcuni messaggi inviati alla sorella in cui l’uomo esultava per il colpo di fortuna. A quel punto, il suo avvocato ha presentato una richiesta shock: 5.000 euro al mese di mantenimento oppure, in alternativa, 44 milioni in un’unica soluzione.

Se pensate che sia una pretesa eccessiva, sappiate che la legge italiana è chiara e spietata: se il biglietto vincente è stato giocato prima della separazione definitiva, il premio è soggetto a divisione. Non importa se il matrimonio era già in crisi o se il biglietto l’ha comprato solo uno dei due. L’avvocato della donna ha citato precedenti sentenze della Corte di Cassazione che hanno stabilito come le vincite casuali (lotto, scommesse, slot) siano beni comuni se ottenuti durante il matrimonio. Quindi, a meno che il marito non riesca a dimostrare che i soldi usati per il biglietto provenissero da un patrimonio personale esclusivo, la ex moglie ha ottime probabilità di portare a casa una fetta milionaria della torta.

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Tribunale chiamato a decidere: soldi o mantenimento?

Ora la palla passa al giudice, che dovrà valutare se accogliere la richiesta della donna o se concedere all’uomo di tenersi l’intera vincita. Intanto, il caso ha scatenato un dibattito pubblico tra chi sostiene che sia giusto dividere il premio e chi invece ritiene che la fortuna sia solo di chi ha materialmente giocato il biglietto. C’è anche chi si chiede: e se fosse stata lei a vincere? La risposta, purtroppo per il marito, sarebbe la stessa. Perché in Italia, quando si tratta di soldi e separazioni, la legge non guarda in faccia a nessuno. Morale della favola? Meglio vincere al Superenalotto… da single. Se c’è infatti una lezione da imparare da questa storia, è che la fortuna può trasformarsi in un incubo legale se non si è attenti. Se avete intenzione di diventar milionari con un colpo di fortuna, forse è meglio farlo prima di sposarvi o dopo esservi divorziati. Altrimenti, rischiate di dover condividere non solo la vita, ma anche 88 milioni di euro con l’ex di turno.

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