La visita invasiva

Quell’imbecille del mio compagno non vuole fare una visita medica per uno stupido principio morale da medioevo. Non vi dico il mio nome onde evitare che anche uno solo dei miei conoscenti riconosca la vicenda, chissà come la prenderebbe il mio Giò, ovvero il mio compagno. Anche “Giò” non pensate che sia necessariamente un diminutivo di un nome. Da più di 2 mesi il mio caro Giò ha qualche problemino fisico che non è passato da solo e nemmeno con le cure (più dei consigli di comportamento, alimentare e posturale, e qualche integratore forse ) fornite dal medico condotto. Che ci ha suggerito perciò una visita con lo specialista del settore ma Giò ha lasciato la prescrizione nel cassetto per un mese. Oggi allora ho fatto tutto io. Prenotazione e pagamento del ticket online. Avviso Giò e la sua reazione (e anche la sua rivelazione) è quella trovate negli screen che vi ho inviato. Per la rubrica . Buona lettura

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Una nostra fan ha voluto condividere una vicenda personale che la sta facendo esasperare, tanto da sentirsi costretta a mantenere l’anonimato per evitare che qualcuno dei suoi conoscenti possa riconoscerla. Al centro della storia c’è il suo compagno, che chiama “Giò” – precisando che non si tratta necessariamente di un diminutivo – e un principio, a suo dire, completamente anacronistico.

Stanca di vedere la situazione stagnare, la nostra follower ha deciso di agire in prima persona: ha prenotato la visita specialistica e pagato il ticket, informando poi il suo compagno dell’appuntamento già fissato. A quel punto, però, la reazione di Giò ha lasciato senza parole la nostra amica. Non solo ha rifiutato l’idea della visita, ma ha anche rivelato il motivo di questo suo rifiuto, un principio personale che la nostra fan definisce “da Medioevo”.

Da oltre due mesi Giò soffre di un disturbo fisico che non accenna a risolversi. Dopo un primo consulto con il medico di base, che ha suggerito una serie di accorgimenti tra alimentazione, postura e integratori, è arrivata anche la raccomandazione per una visita specialistica. Tuttavia, invece di prendere sul serio la questione, Giò ha lasciato la prescrizione nel cassetto per settimane, ignorando il problema con ostinazione.

Negli screenshot che ha inviato – e che, secondo lei, parlano da soli – si può leggere la conversazione che ha avuto luogo subito dopo la sua comunicazione. Un confronto surreale che ha confermato i suoi sospetti: il suo compagno rifiuta la medicina specialistica non per paura, ma per una convinzione personale che la nostra fan considera completamente fuori luogo.

Il suo racconto, che si conclude con un riferimento ironico alla rubrica “Personaggi tarati e dove trovarli”, mostra il disorientamento di chi cerca di prendersi cura di una persona cara, scontrandosi con una rigidità incomprensibile. Una testimonianza che mescola frustrazione, preoccupazione e una buona dose di sarcasmo.

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