Un viso troppo triste

“Ciao mi chiamo Sabrina, ieri il mio ragazzo ha festeggiato il suo 30° compleanno. Purtroppo gli ho rovinato la festa e ora mi sta lasciando. Ieri mi sono fatta in quattro per lui. L’ho aiutato tutto il giorno a sistemare il salone di casa sua. Ma non è bastato. Non so bene perché vi mando questa chat. So solo che sento troppo freddo. Ho le ossa congelate. Forse ve la sto mandando per avere un po’ di conforto, per sapere che non sono sola. Ieri il mio ragazzo ha compiuto 30 anni, un traguardo, un momento di gioia. L’ho aiutato a organizzare tutto. Però il mio ragazzo mi dice che mi sono comportata male perché era come se non ci fossi. In effetti in questo periodo mi sento come se vedessi tutto attraverso un vetro. Non sento un granché. Io non l’ho fatto apposta ma a quanto pare ho rovinato con la mia faccia di merda la festa, mi ha pure mandato un’immagine di un gatto per farmelo capire. Che carino… Comunque giuro che non volevo. Giuro che ce la sto mettendo tutta per risalire la corrente.”

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Sabrina sta attraversando un periodo particolarmente difficile della sua vita, caratterizzato da una sorta di distacco emotivo, una condizione in cui si sente come se stesse osservando la propria esistenza da dietro un vetro, incapace di connettersi pienamente con le sue emozioni e quelle degli altri. Questa lotta interna è diventata evidente durante la festa di compleanno del suo ragazzo, un evento che avrebbe dovuto essere gioioso e festoso. Nonostante i suoi sforzi per partecipare e contribuire, la sua condizione emotiva ha avuto il sopravvento, rendendola apparentemente assente e disinteressata, tanto che il suo comportamento è stato percepito come un affronto dal suo ragazzo. Lui, forse ignorando la battaglia interna che Sabrina sta combattendo, ha interpretato la sua mancanza di entusiasmo come un segno di disrispetto o indifferenza verso di lui, soprattutto in un’occasione così importante come il suo 30° compleanno.

La reazione del suo ragazzo, che include l’invio di un’immagine di un gatto per esprimere il suo disappunto, sembra aver aggravato la situazione, facendo sentire Sabrina ancora più isolata e incompresa. Questo momento di crisi mette in luce la solitudine che può accompagnare le sfide della salute mentale, in particolare quando quelle intorno a noi non riescono a riconoscere o comprendere la profondità della nostra lotta.

Sabrina, nel suo dolore, cerca conforto e solidarietà, sperando che condividendo la sua storia, possa sentirsi meno sola. La sua esperienza sottolinea l’importanza della comunicazione e dell’empatia nelle relazioni, specialmente quando uno dei partner sta affrontando difficoltà emotive o psicologiche.

“Ciao Commenti Memorabili, sono sempre Sabrina. Il mio ragazzo mi ha lasciato a un mese dalla morte di mio padre. Ora però rivoglio l’orologio che gli ha rubato! Vi scrivo ancora per farvi vedere quanto il mio ex ragazzo sia una merda. Non ci sono altre parole per descriverlo. È una persona cattiva e non riesco a capire come ho fatto a essere così cieca, a non vedere quanto fosse cattivo. Gli ha rubato l’orologio che era quello che lui metteva sempre al polso. Non so quanto valga ma non è questo il punto. Il punto è che se lo è preso con l’inganno e il bello è che nella chat mi ha raccontato come ha fatto per farselo dare. Se n’è fregato completamente di quello che provo. Non è vero che voglio stare al centro dell’universo col mio dolore. Voglio solo avere quello che è mio e piangere le mie lacrime. Vi ringrazio moltissimo per i vostri messaggi. Ce la sto mettendo tutta per non crollare. Perché quando hai accanto persone così cattive e brutte, tutto diventa più difficile. Grazie mille del vostro sostegno. Ho letto molti messaggi di persone che come me hanno perso un genitore e mi avete fatto sentire meno sola. Ho pianto moltissimo leggendovi. Scusate per la mia storia triste. Qualcuno si è sentito male leggendola e chiedo scusa a queste persone. Però questo è un modo che sto usando per reagire.”

Sabrina sta attraversando un periodo di profondo dolore e sconvolgimento. Ha recentemente perso suo padre, un evento traumatico che ha lasciato un vuoto immenso nella sua vita. Invece di ricevere il sostegno e la comprensione che meritava durante questo periodo difficile, ha affrontato un’ulteriore tragedia: il suo ragazzo l’ha lasciata, dimostrando una mancanza di empatia e sostegno. Peggiorando ulteriormente la situazione, Sabrina ha scoperto che il suo ex ha preso un oggetto di grande valore sentimentale: l’orologio di suo padre. Questo orologio non è importante per il suo valore monetario, ma perché rappresenta un collegamento tangibile con suo padre, un ricordo di un essere amato che non c’è più. L’azione del suo ex di prendere l’orologio, soprattutto attraverso mezzi ingannevoli, è un tradimento che va oltre l’insensibilità; è un atto di crudeltà che ignora completamente il suo dolore e la sua perdita. Nel suo momento di vulnerabilità, Sabrina si rivolge alla comunità di “Commenti Memorabili” non solo per condividere la sua storia ma anche per cercare conforto e solidarietà. La risposta che riceve, inclusi i messaggi da altri che hanno vissuto la perdita di un genitore, le fornisce una sensazione di connessione, facendola sentire meno isolata nel suo dolore.

Tuttavia, è consapevole che la sua storia potrebbe essere difficile per alcuni da leggere, mostrando empatia per gli altri anche mentre affronta la sua tempesta emotiva. Questo atto di condivisione è anche un passo verso la guarigione, un tentativo di elaborare il suo dolore e forse trovare un senso di chiusura. Nonostante le sfide, Sabrina mostra una resilienza notevole, impegnandosi a non crollare di fronte all’adversità. La sua storia sottolinea l’importanza del sostegno comunitario, dell’empatia e della gentilezza, specialmente durante i momenti di perdita e di lutto. Inoltre, mette in luce la necessità di affrontare gli atti di ingiustizia e crudeltà, non solo per il bene di chi è stato danneggiato ma anche per rafforzare i valori di cura e sostegno all’interno della comunità.

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