Vi scrivo per farvi conoscere la situazione assurda che vivo, anzi quella che i miei genitori, in particolare mio padre, mi costringono a vivere!! Dovete sapere che i miei sono contrari alla tecnologia, contrari in maniera assoluta!! A casa mia c’è lo stretto indispensabile di queste cose, pensate che non abbiamo neanche la televisione… i videogiochi poi neanche a parlarne!!!! Io e i miei due fratelli minori siamo sempre stati un po’ tagliati fuori dal mondo e ce ne siamo molto vergognati: siamo sempre stati la famiglia stramba! L’unica concessione dei miei al mondo moderno è il computer: ciascuno di noi ha un pc, molto vecchio, che si usa per la scuola… questo devo dire che anche i miei capiscono sia necessario!! Per quanto riguarda invece il cellulare, anzi lo smartphone, i miei genitori sono sempre stati irremovibili: noi tre fratelli condividiamo un vecchio smartphone in tre che resta sempre rigorosamente a casa ed è privo di qualsiasi personalizzazione!! Se vogliamo andare sui social lo dobbiamo fare da pc. Se usciamo il telefono resta a casa. Che poi ok mamma e papà hanno ste idee ma loro uno smartphone ciascuno lo hanno eccome: anche nuovissimo!!!!! Secondo me non è giusto!! Leggete come è finita sta storia…
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La nostra fan ha voluto raccontare una situazione familiare che definisce “assurda”, vissuta da tempo e imposta in particolare dal padre. Il tema centrale è il rapporto, o meglio la mancanza di rapporto, con la tecnologia all’interno della sua famiglia. I genitori, infatti, sono fortemente contrari a qualsiasi forma di innovazione tecnologica, una posizione che hanno sempre fatto pesare sui tre figli.
Racconta che nella loro casa è presente solo lo stretto indispensabile: non esiste una televisione e i videogiochi sono assolutamente banditi. Lei e i suoi due fratelli minori si sono spesso sentiti isolati rispetto ai loro coetanei, al punto da vergognarsi di questa condizione. Si sono sempre percepiti come “la famiglia stramba”, quella che vive fuori dal tempo.
L’unica concessione da parte dei genitori riguarda l’uso del computer, permesso esclusivamente per motivi scolastici. Ognuno dei tre fratelli ne ha uno, ma si tratta di dispositivi piuttosto datati. Questa apertura, spiega la nostra follower, è dovuta al riconoscimento da parte dei genitori della necessità di uno strumento minimo per studiare.
La situazione cambia completamente quando si parla di smartphone. In casa c’è un solo telefono “di famiglia”, vecchio e privo di qualsiasi personalizzazione. I tre fratelli devono condividerlo e non possono portarlo con sé quando escono. L’accesso ai social è consentito solo tramite computer e comunque sempre sotto rigide regole. La nostra amica sottolinea quello che per lei rappresenta un paradosso: i genitori, pur criticando duramente l’uso degli smartphone, ne possiedono due, entrambi nuovi e personali. Questa contraddizione alimenta un forte senso di ingiustizia, perché mentre a lei e ai fratelli è negato ciò che per tutti gli altri è normale, i genitori si riservano una libertà che a loro non viene concessa.
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