Gli Zombie esistono davvero: lo dice la Scienza

Sindrome di Cotard: la malattia che ci fa credere di essere morti

 

No, non è la trama di un film dell’orrore, ma l’esito di una incredibile ricerca scientifica, secondo cui gli zombie non sono affatto frutto della nostra immaginazione, ma esistono nella realtà. In realtà, il tutto sarebbe frutto di una rarissima patologia psichiatrica, rinominata – in onore del suo scopritore – Sindrome di Cotard. In cosa consiste questa patologia? Per quanto assurdo possa sembrare, chi ne è affetto crede di essere morto e si comporta a tutti gli effetti come uno zombie.

A causare questa malattia, secondo gli esperti, sarebbe una lesione del lobo parietale, che comporterebbe un’interruzione improvvisa delle fibre nervose deputate all’unione del centro delle emozioni con le aree sensoriali. Cosa significa, in concreto? I pazienti non avvertono alcuno stimolo, né le emozioni. Proprio questa sensazione inquietante fa sì che credano di essere morti. Ad aggravare il quadro c’è il fatto che spesso chi presenta la patologia è affetto anche da altre malattie cerebrali, come il morbo di Parkinson, la demenza e la schizofrenia.

L’inquietante storia di Mademoiselle X

Tra i casi clinici più famosi descritti dal dottor Jules Cotard c’è quello di Mademoiselle X, una donna di 43 anni affetta dalla sindrome, fermamente convinta di essere deceduta. La paziente, in particolare, sosteneva di aver perso tutti gli organi interni e di essere ormai in possesso solo di ossa e pelle.

Inoltre, convita di essere ormai morta smise di mangiare e tentò diverse volte di darsi fuoco. La storia della povera signora, però, non è certo l’unica testimonianza che ci offre un inquietante spaccato di questa terribile patologia. Tra i casi più recenti, infatti, c’è anche quello della signora Wang.

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La donna svenne nel corso di un volo partito da Londra e diretto a San Francisco. Convinta che la sua vita fosse ormai finita, la malcapitata credeva di trovarsi in una sorta di limbo e rifiutava di nutrirsi. Fortunatamente, il modo di guarire esiste: la cura consiste in sedute di psicoterapia, affiancate all’assunzione di farmaci antipsicotici e antidepressivi.

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