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Nella cittadina di Seward, negli Stati Uniti, è stata realizzata una delle imprese più eccentriche e ambiziose: una gigantesca capsula del tempo contenente migliaia di oggetti del 1975.
L’opera fu realizzata dall’imprenditore locale Harold Keith Davisson il quale voleva che i suoi nipoti si ricordassero di lui e della cultura degli anni ’70. Incurante delle dimensioni, nel luglio 1975 Davisson fece realizzare una stanza sotterranea in cemento destinata a custodire la memoria del suo tempo e che sarebbe stata aperta nel 2025.
La capsula era stata ufficialmente dichiarata la più grande al mondo nel 1977 dal Guinness World Records, grazie a oltre 5.000 oggetti inclusi al suo interno: una Chevrolet Vega nuova di zecca del 1975, una motocicletta Kawasaki, abiti, cassette, migliaia di lettere personali scritte dagli abitanti di Seward ad amici e familiari e depositate senza essere aperte.
Quando l’università di Oglethorpe in Georgia pretese il primato con la sua “Crypt of Civilization”, Davisson non si lasciò intimidire: nel 1983 eresse una grande piramide di cemento sopra la stanza, raddoppiando il suo impatto visivo, aumentando il numero di oggetti e riprendendosi il Record.
Nel luglio 2024, la comunità di Seward ha aperto solo la sezione superiore della struttura, la piramide, come prova tecnica: dopo sei ore di scavi, sono emersi lettere manoscritte, manifesti, murales. Tuttavia, il deposito sotterraneo, quello originario con le migliaia di oggetti, era ancora sigillato, pronto per l’apertura ufficiale nel 2025.
Alla data prevista, la cittadina ha assistito all’apertura della capsula: per tre giorni la comunità ha recuperato oggetti mai visti da mezzo secolo. La Chevrolet Vega è emersa in ottimo stato, pronta a sfilare nei cortei cittadini dopo 50 anni di sonno. La Kawasaki, lettere, cassette audio, vestiti e memorabilia hanno reso l’apertura un evento emozionante, con discendenti e partecipanti che hanno recuperato i loro contributi personali dal passato. Lungo le pareti della capsula del tempo sotterranea, sono stati rinvenuti anche murales raffiguranti varie organizzazioni che operano nella città di Seward, tra cui gruppi di Boy Scout, gruppi religiosi e altri club e organizzazioni.
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Una volta che gli abitanti di Seward avranno esaminato attentamente tutte le reliquie lasciate indietro mezzo secolo fa, le autorità prevedono di esporre gli oggetti più notevoli per i visitatori provenienti da tutta Seward e dal resto d’America.
Trish Davisson Johnson, figlia del fondatore, ha dichiarato che circa l’80% degli oggetti è recuperabile in buone condizioni, mentre il 20% è parzialmente compromesso (specialmente carta e cartone).
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