L’arca di Noè è esistita davvero? Le ultime incredibili scoperte

Lo studio che sostiene di aver rinvenuto i resti dell’arca di Noè

 

Da decenni, scienziati, teologi e storici dibattono sull’eventualità che il diluvio universale trascenda la leggenda. Un team di ricercatori internazionali sostiene che l’imbarcazione si realmente esistita. A supporto della loro tesi, gli scienziati dell’Istanbul Technical University, della Agri Ibrahim Cecen University e della Andrews University hanno dichiarato di aver individuato nuove, interessanti prove provenienti dal sito di Durupinar Formation.

Si tratta di una zona localizzata a soli 30 km a sud del Monte Ararat, luogo tradizionalmente associato all’evento del diluvio universale. L’area, scoperta nel 1948, ha fin da subito attirato studiosi e curiosi per via della presenza di una formazione geologica le cui fattezze ricordano i resti di un’enorme e antichissima nave. La struttura, in particolare, è lunga 163 metri e risulta composta da un particolare tipo di minerale ferroso, noto come limonite.

Una teoria che divide la comunità scientifica

Le nuove analisi condotte dal team di ricerca internazionale si sono concentrate sullo studio di campioni di terreno e roccia prelevati dal sito di Durupinar Formation. I risultati hanno messo in luce la presenza di materiali argillosi, sedimenti marini e tracce di organismi acquatici. Ciò, dunque, dimostrerebbe che la zona sia stata effettivamente sommersa dall’acqua tra 3.500 e 5.000 anni fa.

Un ulteriore elemento presentato come prova a supporto della reale esistenza dell’arca di Noè riguarda le dimesioni dell’imbarcazione descritta nella Bibbia e della struttura geologica rinvenuta in Turchia. Nelle Sacre Scritture, infatti, le misure della nave sono pari a 300 cubiti di lunghezza, 50 cubiti di larghezza e 30 cubiti di altezza. Convertendo le unità nei parametri moderni, gli studiosi stimano che l’arca fosse lunga circa 157 metri. Si tratta, pertanto, di una cifra molto vicina ai 163 metri della Durupinar Formation.

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Nonostante le evidenze a supporto di questa tesi, larga parte della comunità scientifica sostiene che la struttura geologica in questione non sia altro che il risultato di processi naturali, come l’erosione e il deposito di sedimenti nel corso del tempo. Senza contare, poi, che il legno impiega milioni di anni per fossilizzarsi. Se l’arca di Noè risalisse ad appena 5.000 anni fa, perciò, non avrebbe avuto il tempo di trasformarsi in pietra, come invece suggerirebbe la teoria di Durupinar Formation. E voi, cosa ne pensate?

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