L’armadio

Sono Nicoletta e mi ritrovo una baraonda in casa perché il mio fidanzato non ragiona.. ma lasciate che vi spieghi. Io e il mio fidanzato Silvio viviamo insieme da 1 anno circa. Stiamo bene, eh.. ma lui è un tipo molto minimale: quando abbiamo traslocato nel nostro appartamento mi sono resa conto che lui aveva due cose in croce sue e quasi zero vestiti. Non scherzo: lui ha una decina di vestiti in tutto: preferisce andare in giro in tuta da sci a maggio piuttosto di comprare qualcosa. Naturalmente può permettersi di fare questo anche perché lui lavora da casa e quindi non lo vede mai nessuno: lui lavora in pigiama o in tuta, in estate in mutande, sul divano, quindi non ha problemi. Io invece faccio la commessa in una grande profumeria quindi devo andare a lavoro vestita in un certo modo, non posso certo presentarmi in tuta a lavoro!! Purtroppo però questo Silvio non lo capisce e spesso discutiamo: se fosse per lui io dovrei buttare via tutti i miei vestiti e girare conciata da barbona, o quasi, magari soffrendo il freddo o il caldo a seconda della stagione.. certo che è facile per lui che si e no esce due volte a settimana!!! Comunque fino all’altro giorno erano state solo parole ma poi…

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La nostra fan si chiama Nicoletta e racconta con un misto di ironia e esasperazione la convivenza con il suo fidanzato Silvio, che dura da circa un anno. Nonostante il rapporto tra i due sia generalmente sereno, la loro quotidianità è spesso segnata da divergenze legate allo stile di vita, in particolare per quanto riguarda l’approccio all’abbigliamento.

Silvio, infatti, è un uomo estremamente minimalista: possiede pochissimi oggetti personali e, soprattutto, un guardaroba quasi inesistente. Nicoletta riferisce che, al momento del trasloco, si è resa conto che il compagno possedeva solo una decina di vestiti. La sua filosofia è chiara: non ama fare acquisti, né curarsi troppo dell’aspetto esteriore, arrivando persino a indossare una tuta da sci a maggio piuttosto che comprare qualcosa di più adatto alla stagione.

Questo stile di vita è reso possibile anche dal fatto che Silvio lavora da casa. Trascorre gran parte della giornata in pigiama, in tuta o addirittura in mutande, comodamente sistemato sul divano. Non avendo l’obbligo di uscire o di avere contatti diretti con altre persone, non sente la necessità di vestirsi in modo curato.

Nicoletta, al contrario, lavora come commessa in una grande profumeria, un ambiente in cui l’aspetto è importante e dove è richiesto un abbigliamento curato e professionale. Per questo motivo possiede molti vestiti, adatti alle varie stagioni e alle esigenze del suo lavoro. Il contrasto con la visione di Silvio, però, genera spesso discussioni: lui non comprende la necessità di possedere un guardaroba così ampio e, secondo la nostra amica, arriva persino a suggerire che lei dovrebbe liberarsi di quasi tutti i suoi abiti e vestirsi in modo trasandato.

Fino a pochi giorni fa, si trattava soltanto di diverbi verbali, ma ora qualcosa è cambiato. Nicoletta lascia intendere che un episodio concreto ha fatto precipitare la situazione, trasformando le parole in azioni. Una svolta che ha portato ulteriore caos in casa, confermando quanto siano difficili da conciliare certe visioni opposte della vita quotidiana.

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